Carcere: sospeso ispettore della Penitenziaria. L’accusa: intercettava comunicazioni nelle celle di San Gimignano

FIRENZE – L’accusa è di aver intercettato, in maniera fraudolenta, diverse comunicazioni e conversazioni telefoniche e verbali all’interno delle celle di detenuti del carcere di San Gimignano (Siena). Per questo un viceispettore della polizia penitenziaria è stato sospeso dal servizio per nove mesi.
Ieri, 14 aprile 2022, i carabinieri del comando provinciale di Firenze, insieme a personale della polizia postale e in collaborazione con la penitenziaria, hanno eseguito la misura interdittiva emessa dal gip del tribunale di Firenze, su richiesta della procura.
I fatti risalirebbero alla primavera 2021, quando l’uomo era in servizio al carcere di San Gimignano, e il viceispettore è indagato per abuso d’ufficio e intercettazione, impedimento o interruzione illecita di comunicazioni informatiche o telematiche e altre comunicazioni e conversazioni.
Sono 165 i file audio trovati nell’hard disk del viceispettore della polizia penitenziaria. I file conterrebbero conversazioni captate con intercettazioni ambientali e telefoniche effettuate senza alcuna autorizzazione, relative sia a colloqui all’interno delle celle che a telefonate tra detenuti.
