Skip to main content

Mariupol: russi, 120 civili usciti dall’acciaieria Azovstal. Parlamentare ucraino denuncia 300 vittime in ospedale bombardato, ma mancano conferme

MARIUPOL – Notizie ancora contrastanti sulla situazione di Mariupol e ciascuna delle parti si adopera per addossare colpe al campo avverso. dopo aver annunciato l’apertura di corridoi umanitari. Mosca sostiene che 120 civili nascosti nell’acciaieria Azovstal di Mariupol sotto assedio sono usciti dopo l’ultimatum lanciato dall’esercito russo. Lo riferisce Interfax che cita come fonte il primo canale della tv di Stato russa. “Attraverso brevi corridoi umanitari, 120 civili sono usciti dalle case che si trovano proprio vicino al checkpoint dell’Azovstal”, ha detto una fonte dei separatisti ospite al canale televisivo Channel One.

Il parlamentare ucraino Sergiy Taruta ha poi lanciato la notizia che i russi hanno lanciato una potente bomba su un ospedale vicino all’Azovstal, a Mariupol: “Secondo le mie informazioni, ci sono circa 300 persone sotto le macerie, compresi bambini”. Ma il consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andryushchenko, ha negato i report di civili, inclusi bambini, nascosti in un ospedale vicino all’acciaieria di Azovstal distrutto da un raid russo. “Mariupol, in particolare la zona dell’acciaieria, è sotto pesanti bombardamenti. Ma da molto tempo nessuno si nasconde nella zona, soprattutto nell’edificio dell’ospedale”, ha affermato su Telegram, come riporta Ukrinform. La conferma anche dal governatore della regione di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, il quale dice che l’attacco c’è stato, ma non ci sono conferme per quanto riguarda vittime civili o militari.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741
Firenzepost small logo