Ucraina: Mosca taglia il gas a Polonia e Bulgaria. “Perchè non pagano in rubli”. Proteste di Varsavia e Sofia. Prezzi alle stelle

VARSAVIA – Stop fornitura del gas a Polonia e Bulgaria. La Russia comunica il taglio di gas da mercoledì 27 aprile a Polonia e Bulgaria, dopo che Gazprom ha chiesto ai due Paesi di saldare in rubli. Una nota dell’operatore polacco dell’impianto spiega che di aver ricevuto una notifica dalla compagnia russa secondo cui le forniture verranno “totalmente interrotte”, appunto dalle 8 di Mosca del 27 aprile.
La notizia fa letteralmente schizzare il prezzo del gas naturale in Europa, che al Ttf, l’hub olandese di riferimento, va ben oltre la soglia dei 100 euro per megawattora e aumenta fino al 17%. Per poi ripiegare solo a fine giornata al +7% a 99,18 euro. Gazprom ha informato anche la Bulgaria che interromperà da mercoledì mattina le forniture di gas. Lo ha reso noto il ministro dell’Energia di Sofia.
“Bulgargaz ha ricevuto una notifica martedì 26 aprile, che le forniture di gas naturale da Gazprom Export saranno sospese a partire dal 27 aprile”, ha affermato in una nota il ministero dell’energia della Bulgaria, paese fortemente dipendente dal gas russo. Da qui la protesta di Sofia: “La parte bulgara ha pienamente adempiuto ai propri obblighi e ha effettuato tutti i pagamenti richiesti dal suo attuale contratto in modo tempestivo, rigorosamente e in conformità con i suoi termini”.
Gli Stati Uniti, intanto, hanno lavorato per aumentare la fornitura di gas naturale ai paesi europei che, dal punto di vista energetico, dipendono dalla Russia. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki, commentando la notizia che la Gazprom interromperà le forniture di gas a Polonia e Bulgaria. E’ “uno sforzo già in atto per prevenire potenziali problemi”.
