Ucraina: cancelliere Scholz, embargo gas russo non porrebbe fine alla guerra

BERLINO – La Germania ha assecondato la strategia di Biden contro Putin accettando d’inviare carri armati all’Ucraina, ma resta scettica sull’utilità di un embargo alle forniture di gas russo, che metterebbe in seria difficoltà il Paese. Lo afferma il cancelliere Olaf Scholz in un’intervista a Der Spiegel pubblicata da ‘La Stampa’
“Non vedo affatto come un embargo sul gas porrebbe fine alla guerra. Se Putin fosse stato aperto ad
argomenti economici, non avrebbe mai iniziato questa guerra folle. Il punto è un altro, vogliamo
evitare una crisi economica drammatica, la perdita di milioni di posti di lavoro e di fabbriche che non riaprirebbero più – ha proseguito Scholz – Questo avrebbe grandi conseguenze per il nostro Paese, e per
tutta Europa, e avrebbe anche un grande impatto sul finanziamento della ricostruzione dell’Ucraina. Pertanto, è mia responsabilità dire che non possiamo permetterlo”.
Nel corso dell’intervista Scholz ha auspicato un cessate il fuoco, sottolineando che “ci deve essere un accordo di pace che permetta all’Ucraina di difendersi autonomamente in futuro. Li equipaggeremo in
modo che la loro sicurezza sia garantita. E siamo disponibili ad essere una potenza garante. Non ci sarà una pace dittatoriale, come Putin ha in mente da tempo”. L’obiettivo, ha indicato il cancelliere tedesco, è mettere fine alla “terribile sofferenza” che la Russia sta causando all’Ucraina, “senza creare però un’escalation incontrollabile che scateni un male incommensurabile in tutto il Continente, forse anche nel mondo intero”. Scholz si preoccupa responsabilmente dell’economia del suo paese, a differenza di Draghi, che segue pedissequamente le indicazioni di Biden e della Nato.
