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Week end 30 aprile – 1° maggio a Firenze e in Toscana: spettacoli, eventi, mostre

La Fortezza da Basso, dove fino al 1 maggio c’è la Mostra dell’Artigianato

Il 1° maggio torna la Domenica Metropolitana, giornata nella quale tutti i residenti della Città Metropolitana di Firenze hanno la possibilità di fruire gratis dei musei civici. Grazie al supporto di GIOTTO, love brand di F.I.L.A. Fabbrica Italiana Lapis ed Affini e di Lucart i cittadini potranno inoltre prendere parte alle numerose visite e attività in programma nei diversi luoghi. Visite a Palazzo Vecchio, in Palazzo Medici Riccardi, in Santa Maria Novella, al Museo Novecento e al complesso delle Murate. Nei Musei Civici Fiorentini e in Palazzo Medici Riccardi i protocolli consentono l’accesso di un numero limitato di visitatori ogni ora. Gli ingressi ai singoli musei saranno disponibili fino ad esaurimento posti, tranne la Cappella Brancacci che prevede prenotazione obbligatoria.

Sempre domenica 1° si inaugura il calendario delle passeggiate di EnjoyFirenze®, con visite guidate di Cooperativa Archeologia realizzate in compagnia di guide e archeologi esperti, conducono tra i tesori della città con cinque nuovi appuntamenti. Si comincia domenica 1° maggio con “Il Museo del Bargello e la mostra Donatello, il Rinascimento’”, museo che riunisce alcune delle più importanti sculture del Rinascimento, come i capolavori di Donatello, di Luca della Robbia, del Verrocchio, di Michelangelo e del Cellini. Il Palazzo del Bargello, che ospita prestigiose raccolte provenienti da collezioni medicee e da donazioni di privati, è detto anche Palazzo del Popolo e per circa tre secoli fu inoltre adibito a carcere. Nel grande salone al primo piano sono oggi ospitate le opere di Donatello, artista rinascimentale a cui è dedicata la nuova mostra dislocata tra Palazzo Strozzi e Museo del Bargello, che verrà ripercorsa durante il percorso di visita (ore 10). Biglietto di ingresso gratuito la prima domenica del mese, ma le visite guidate sono sono a pagamento e su prenotazione obbligatoria allo 055-5520407 o a turismo@archeologia.it.

Dopo due anni di sospensione per misure anti-pandemia, domenica 1° in piazza della Signoria 29a edizione del Trofeo Marzocco, festa organizzata dai Bandierai degli Uffizi, gli sbandieratori ufficiali della città. L’’esibizione non competitiva è dedicata a Gigi Vitali, storico capitano dei Bandierai, scomparso nel 2021. Il corteo in costumi d’epoca sfilerà per le vie del centro dalle 10 per arrivare alle 10.30 davanti a Palazzo Vecchio dove si esibiranno, accompagnati dai musici, i Bandierai degli Uffizi di Firenze, i gruppi di Calvi dell’Umbria Sbandieratori Carbium e il gruppo di San Quirico D’Orcia Sbandieratori Quartiere di Canneti.

Al Teatro Goldoni di Firenze (via Santa Maria 15) sabato 30 alle 20.45 e domenica 1 alle 15.45 va in scena La Locandiera di Carlo Goldoni; il regista Luca De Fusco ha trovato un’analogia tra l’ottimismo della nascente borghesia italiana del Settecento e quello della borghesia italiana degli inizi del boom e ambienta il testo negli anni Cinquanta del secolo scorso. Con Lara Sansone, Francesco Biscione, Vittorio Ciorcalo, Cinzia Cordella, Gennaro Di Biase, Giacinto Palmarini, Gilda Postiglione. Scene e costumi di Marta Crisolini Malatesta, disegno luci di Gigi Saccomandi, musiche di Paolo Coletta. Durata: 2 ore e 10 minuti. Intero 21€ Ridotto Over 60 / Soci Unicoop Firenze 19€ Ridotto Under 30 / Abbonati Teatro della Toscana 12€ La biglietteria di prevendita è al Teatro della Pergola, in Via della Pergola 12 (sabato dalle 10 alle 19, domenica dalle 10 alle 13:15); biglietteria serale del Teatro Goldoni aperta da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo per la recita del giorno. Servizio Cortesia, per informazioni e vendite telefoniche, negli stessi orari della biglietteria al numero 055.0763333. Acquisto punti vendita BoxOffice e online su TicketOne

Al Teatro Verdi (via Ghibellina, 99) sabato 30 alle 20.45 c’è Fiorella Mannoia. Il tour prende il nome dal programma che l’artista ha condotto su Rai 3, La versione di Fiorella, e in scaletta ci saranno i brani che hanno contraddistinto la sua carriera, dagli inizi fino all’ultimo album “Padroni di Niente”. Insieme a Fiorella saliranno sul palco Diego Corradin alla batteria, Claudio Storniolo al pianoforte e alle tastiere, Luca Visigalli al basso, Max Rosati e Alessandro “DOC” De Crescenzo alle chitarre, e Carlo Di Francesco alle percussioni e alla direzione musicale. Biglietti da 35 a 69 euro inclusa prevendita. Info tel. 055.667566 – 055.212320 www.bitconcerti.it – www.teatroverdionline.it

Due volte Aiello al Tuscany Hall di Firenze (via Fabrizio De André / Lungarno Aldo Moro, tel. 055.667566 – 055.6504112 – www.bitconcerti.it). Dopo il sold out in prevendita di sabato 30 aprile, il cantautore aggiunge un nuovo live in riva all’Arno, lunedì 2 maggio. I biglietti per questo nuovo appuntamento – posto unico 23 euro – sono sul sito www.bitconcerti.it, su www.ticketone.it (tel. 892.101) e nei punti Box Office Toscana (www.boxofficetoscana.it/punti-vendita – tel. 055.210804). Si recuperano date annunciate e più volte posticipate a causa della pandemia: i biglietti acquistati per il concerto del 2 aprile 2020 (rinviato al 12/05/20, al 30/03/2021, al 29/10/21 e al 24/03/22) saranno validi per la data del 30 aprile. I biglietti acquistati per il concerto del 25 marzo 2022 saranno validi per la data del 2 maggio.

Nella residenza dei Chille a San Salvi domenica 1° Festa di Calendimaggio. Sono ormai molti anni che i Chille de la balanza fanno rivivere l’antica Festa di Calendimaggio con iniziative nell’ex-città manicomio. Già ai tempi dell’antica Roma pagana si festeggiava la vittoria della primavera sull’inverno; e successivamente il Calendimaggio si manifestò come ricorrenza comune in molte culture del nostro continente; tanti sono i simboli che accomunano i festeggiamenti nelle varie tradizioni nazionali europee: dal fuoco all’albero del maggio, dall’acqua ai frutti della terra. In Toscana e a Firenze il cantar maggio, che altro non è che una variante del Calendimaggio, è giunto sino ai nostri giorni ed è tuttora ben presente in maremma e nelle montagne del pratese. Il Calendimaggio sansalvino, che i Chille presentano come “una festa della primavera nell’incontro tra la tradizione fiorentina e le culture del mondo”, vede quest’anno il ritorno a San Salvi di due momenti amatissimi dagli spettatori sansalvini – Dipingi il tuo manifesto e il concerto con danze popolari degli Adanzé –  ai quali si aggiunge quest’anno Cosa ci fa un circo quasi alla fine dei tempi: evento itinerante della compagnia Biribà Teatro di natura, diretta da Jacopo Belli, che aprirà la Festa domenica 1° alle 15. Seguirà alle ore 16 Dipingi il tuo manifesto, festoso invito a realizzare liberamente manifesti, da far affiggere sui muri di Firenze come promozione dell’ormai prossima Estate a San Salvi. Non occorre essere pittori, dicono i Chille, per partecipare: “porta con te solo la tua fantasia e troverai carta, colori e pennelli per realizzare manifesti tutti numeri-unici!”.  Dalle 18 poi tutti a ballare con gli Adanzé, importante ensemble toscano che presenta un repertorio di musica da ballo di tutt’Europa, che ancora oggi ha la capacità di coinvolgere il pubblico nella danza e far sentire-vivere lo spirito della festa. Dal 1° maggio funzionerà a San Salvi un distributore automatico a cura di Inpausa di snacks, caffè e bevande – inclusa birra, naturalmente disponibile per soli maggiorenni.

Domenica 1° maggio visite guidate nel Cimitero degli inglesi di Firenze, in Piazzale Donatello, a cura degli Angeli del Bello. Tombe monumentali e internazionalità della Firenze ottocentesca. Turni delle visite ore 10 – 11 – 12 – 15 – 16 – 17. La prenotazione è obbligatoria (eventi@angelidelbello.org) ed è previsto un piccolo contributo, che servirà per la manutenzione dello straordinario cimitero monumentale dei non cattolici d’antan.

Alla Residenza d’epoca Torre de’ Lari (Via delle Campora, 28, a 5 minuti da Porta Romana) sabato 30 alle 17 e alle 21 Alessandro Riccio mette in scena il suo nuovo spettacolo Processo creativo; sul palco con lio Vieri Raddi, Olmo de Martino, Marco Santi e Fabio Dida Magnani. 14 euro. Info e prenotazioni: prenotazioni@tedavi98.it (lasciare un cognome di riferimento e un recapito telefonico).

Riaperto al pubblico fino al 21 maggio il Giardino dell’Iris di Firenze (Viale Michelangelo, 82 e Viale G. Poggi, 3/C), unico orto botanico in Europa dedicato esclusivamente a questo fiore che è anche il simbolo della città. E torna, dopo due anni di assenza, il concorso internazionale per il più bel fiore di iris o giaggiolo come pure viene chiamato, a cui si deve la nascita del Giardino stesso oltre mezzo secolo fa. Si potranno ammirare decine di varietà, nei più diversi colori, nel podere di due ettari che sorge sotto piazzale Michelangelo, di proprietà comunale ma gestito da sempre dalla Società italiana dell’iris. Quest’anno si è anche aggiunta una nuova collezione giapponese, acquatica, donata da un ‘cultore’ italiano. Riguardo al concorso vedrà in gara un centinaio di varietà proposte da specialisti e semplici appassionati provenienti da tutto il mondo. Aperto tutti i giorni (festivi compresi) dalle 10 alle 18 – ultimo ingresso ore 17.30. Ingresso gratuito. È vietato l’ingresso ai cani, con l’eccezione dei cani guida in servizio.

Dal 23 aprile al 1 maggio Mostra-Mercato Primaverile di Piante e Fiori di Firenze presso il Giardino dell’Orticoltura a cura della Società Toscana di Orticultura (ingresso libero; via Vittorio Emanuele – Ponte Rosso). L’iniziativa ospita oltre 75 espositori e vivaisti specializzati nel settore del florovivaismo, dell’orticoltura e della frutticoltura.La manifestazione dopo due anni di COVID-19 ospiterà nuovamente un’offerta culturale sui temi del verde e del giardinaggio con corsi aperti alla cittadinanza, presentazioni di libri, conferenze e seminari all’interno del Tepidarium Roster.

Iniziative Speciali, Area Food, Eventi per grandi e piccoli, Espositori da tutto il mondo. Dal 23 aprile al 1 maggio torna a Firenze MIDA, Mostra Internazionale dellArtigianato alla Fortezza da Basso. Biglietti e dettagli online. Area Food & Beverage. Eventi e Incontri. Convegni e Mostre. Lavorazioni in Diretta. Inoltre dal 28 aprile al 1° maggio a Firenze nelle Scuderie di Palazzo Corsini c’è Preziosa Makers, evento che si inserisce nel programma come novità della quarta edizione del complesso programma culturale della Florence Jewellery Week, che comprende mostre, incontri e workshop interamente dedicati al mondo della creazione orafa e alla complessa relazione tra ricerca artistica, artigianato, design, nuove tecnologie; circa 30 artigiani e artigiane orafi provenienti da ogni parte del mondo, e selezionati in base ai criteri di innovazione, ricerca e originalità dei loro lavori presentati sia in esposizioni individuali che collettive. La mostra prevede un’area di esposizione individuale, con  20 spazi nei quali saranno presenti gli artigiani, e un altro spazio collettivo, dove ci saranno vetrine di altri 10 selezionati che esporranno le loro creazioni. Ingresso libero Circa 30 artigiani e artigiane orafi provenienti da ogni parte del mondo, e selezionati in base ai criteri di innovazione, ricerca e originalità dei loro lavori.

Domenica 1° maggio c’è Cascine in fiera, la manifestazione organizzata da Fivag Cisl. Dalle 8 del mattino alle 8 di sera centinaia di ambulanti mettono in mostra la loro merce lungo viale Lincoln e in piazzale Kennedy

Al Teatro Manzoni di Calenzano (Via Mascagni 18) sabato 30 alle 21,15 c’è ELISABETTA I. Le donne e il potere, di Filippo d’Alessio, con Maddalena Rizzi, regia David Norisco. Una produzione Compagnia Mauri/Sturno. Come le donne si sono orientate in rapporto al potere, dentro questi stretti confini, è ciò che con attenzione indaga lo spettacolo ed Elisabetta I ne è la figura emblematica. allievi Scuola Foà: 11 euro. Info e prenotazioni: www.teatromanzonicalenzano.it

Sabato 30 alle 16 nel foyer del Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio (piazza Dante 23). pomeriggio tra dolci e salatini per conoscere i bambini ucraini ospiti della Fondazione Spazio Reale di San Donnino, insieme alle loro famiglie. Ad animare l’incontro ci sarà il mago e illusionista Mattia Boschi, campigiano di nascita e già collaboratore di Disney Channel e RAIGulp, oltre che protagonista di tanti spettacoli di successo, tra levitazioni, trasformazioni e apparizioni. L’ingresso è gratuito, con prenotazione consigliata al 3463038170 – biglietteria@teatrodante.it.

𝗦𝗮𝗯𝗮𝘁𝗼 𝟯𝟬 alle 𝟭𝟳 al 𝗧𝗲𝗮𝘁𝗿𝗼 𝗙𝗮𝗯𝗯𝗿𝗶𝗰𝗼𝗻𝗲 di 𝗣𝗿𝗮𝘁𝗼 c’è 𝙄𝙣𝙛𝙚𝙧𝙣𝙤, liberamente tratto da 𝙇𝙖 𝘿𝙞𝙫𝙞𝙣𝙖 𝘾𝙤𝙢𝙢𝙚𝙙𝙞𝙖 𝗱𝗶 𝗗𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗔𝗹𝗶𝗴𝗵𝗶𝗲𝗿𝗶, che mostra al giovane pubblico l’essenza del racconto dantesco: un’avventura grandiosa in un universo indescrivibile attraverso gironi infernali e visioni fantastiche, fra peccatori e demoni, un mondo che cela ancora emozioni e che non smette di affascinare; progetto 𝗞𝗶𝗻𝗸𝗮𝗹𝗲𝗿𝗶 / 𝗠𝗮𝘀𝘀𝗶𝗺𝗼 𝗖𝗼𝗻𝘁𝗶, 𝗠𝗮𝗿𝗰𝗼 𝗠𝗮𝘇𝘇𝗼𝗻𝗶, 𝗚𝗶𝗻𝗮 𝗠𝗼𝗻𝗮𝗰𝗼con 𝗗𝗮𝗻𝗶𝗲𝗹𝗲 𝗕𝗼𝗻𝗮𝗶𝘂𝘁𝗶, 𝗠𝗮𝗿𝗰𝗼 𝗠𝗮𝘇𝘇𝗼𝗻𝗶luci 𝗚𝗶𝘂𝗹𝗶𝗮 𝗕𝗿𝗼𝗴𝗴𝗶. Età consigliata 𝗱𝗮 𝟴 𝗮𝗻𝗻𝗶 Durata 𝟱𝟱❜

Domenica 1° dalle 10.30 corteo del Primo Maggio da piazza Mercatale a piazza delle Carceri attraverso le vie del centro storicoNel pomeriggio a Seano (Pista Rossa) c’è Scompigliomusica, laboratori per bambini, dibattiti e cibo. A Poggio a Caiano torna invece Sant’Antonio in fiore, fiera di animali e piante; in centro a Carmignano ci sarà il mercato antiquario.

Dopo due edizioni estive, il Lucca Classica Music Festival torna nella sua collocazione primaverile con nove intense giornate di musica e cultura, tutte da vivere e da condividere. Dal 23 aprile al 1° maggio, infatti, c’è l’ottava edizione della manifestazione promossa dall’Associazione Musicale Lucchese con più di 50 appuntamenti  dalla mattina fino a tarda sera. Il programma completo è online sul sitowww.luccaclassica.it con indicati i concerti serali e tutti gli appuntamenti  per i quali sono aperte le prevendite su www.vivaticket.it

Sabato 30 Pisa Jazz presenta il decimo International Jazz Day in streaming e dal vivo; h.16:30 Conduction Lab in concerto, live streaming sui social di Pisa Jazz; h.21:30 Play Ellington! In concerto al Circolo Exwide, Via Franceschi 13 Pisa; Silvia Bolognesi (contrabbasso e voce), Emanuele Parrini (violino), Tony Cattano (trombone) e Andrea Melani (batteria). Il Circolo Exwide aprirà alle ore 20:00, è possibile prenotare un tavolo per la cena telefonando allo 050 28370. L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti. Info: www.pisajazz.it – info@pisajazz.it – www.exwide.com – info@exwide.com

Al Parco Comunale La Pinetina di Riotorto (LI) dal 22 aprile al 1 maggio e dal 6 all’8 maggio c’è la Sagra del carciofo (26 e 27 riposo); ristorante dalle 19 feriali e prefestivi, dalle 12 e dalle 19 festivi; ballo liscio con musica dal vivo tutte le sere (riposo 28), i festivi anche nel pomeriggio.

Torna la Settimana velica internazionale Accademia navale e Città di Livorno dopo l’interruzione dovuta al covid-19; dal 23 aprile al 1° maggio con molti eventi; programma sul sito www.settimanavelicainternazionale.it.

Musica dal vivo, laboratori per bambini, visite guidate animate, trampolieri, giocolieri e stand gastronomici domenica 1°, organizzati alle Fortezze da Comune e Proloco di Portoferraio. I bastioni medicei si animeranno fin dal mattino con stand gastronomici e bar dove  si potrà anche pranzare sulle note della Db days band e, dalle 14 in poi, cominceranno i laboratori di giocoleria, equilibrismo e animazione, passeggiata sui trampoli compresa. Dalle 11 alle 12,30 e dalle 16 alle 17,30 visita guidata animata di Fortezze e Forte Falcone (con i suoi musei) a cura di Another Elba tours  che, sulle tracce del Mago Chiò, porterà grandi e piccini fino al camminamento di ronda del Forte Falcone. Dalle 15 laboratorio di percussioni a cura di Alessandro Balestrini e dalle 16,30 grande festa con live music di Francesco Porro e la Compagnia Scapestrati. Non mancherà una nota ambientale con la “Caccia al rifiuto” dalle ore 17, la raccolta differenziata dedicata ai bambini, con giochi e premi. Ingresso libero alle Fortezze da via Guerrazzi, attività gratuite a disposizione di tutti.

Una grande retrospettiva a Firenze tra Palazzo Strozzi e il Museo del Bargello che riunisce per circa 130 capolavori di Donatello e di altri importanti artisti del Rinascimento prestati da chiese e musei italiani e stranieri, oltre che da qualche privato: è «Donatelloil Rinascimento», la mostra-evento curata da Francesco Caglioti, professore di Storia dell’Arte medievale presso la Scuola Normale superiore di Pisa. Orario mostrafino al 31 luglio 2022, tutti i giorni 10-20, Giovedì fino alle 23; dettagli e prenotazioni https://www.palazzostrozzi.org/

Nella reggia di Palazzo Pitti è esposta in maniera permanente la collezione di 78 icone russe, raccolta a Firenze già dai Medici e soprattutto dai Lorena nel corso del Settecento e del secolo successivo, la più antica del genere al mondo al di fuori della Russia stessa, verrà infatti per la prima volta esposta in un nuovo allestimento. Si tratta di quattro grandi sale con affreschi seicenteschi affacciate sul cortile al piano terra di Palazzo Pitti, appena restaurati. Icone dotate di didascalie descrittive in italiano, inglese e cirillico. Finora, questi ambienti della Reggia medicea non sono mai stati regolarmente aperti al pubblico. Anche la suggestiva, elegantissima Cappella Palatina, con gli affreschi ottocenteschi di Luigi Ademollo, ora interamente restaurata, è riaperta e visitabile.

Sempre a Palazzo Pitti, al Museo della Moda e del Costume, fino al 5 maggio c’è la mostra Animalia Fashion (orario: mart-dom 8.15-18.50), ideata e curata da Patricia Lurati; 18 sale ospitano un centinaio di pezzi ispirati al mondo animale e realizzati fra il 2000 e il 2018 dalle case di moda più celebri e da stilisti emergenti: abiti, borse, scarpe, gioielli e accessori. L’allestimento progettato da Mauro Linari accosta ai capi alcuni quadri, pagine di tacuina sanitatis medievali, riproduzioni di disegni tratti da antichi bestiari  ed esemplari prestati dal Museo della Specola, dall’Associazione Italiana di Aracnologia e dal Museo di Antropologia ed Etnografia.

Palazzo Medici Riccardi (via Cavour 3) fino al 13 settembre 2022 c’è Oscar Ghiglia. Gli anni di Novecento, a cura di Leonardo Ghiglia, Lucia Mannini e Stefano Zampieri; le opere di un grande pittore del Novecento italiano di radice eminentemente toscana, eppure profondamente legato alle vicende artistiche europee del suo tempo. Oscar Ghiglia (1876-1945), livornese, sceglie Firenze come città d’elezione dove sviluppare la propria ricerca, la propria creatività. Con lo sguardo fermo sugli insegnamenti di Giovanni Fattori e il pennello pronto ad accogliere le novità d’Oltralpe – prima fra tutte la pittura di Cézanne – l’artista matura una qualità pittorica altissima, quasi eletta, che in mostra è esemplarmente rappresentata dalla sua ricca produzione durante gli anni di Novecento, il movimento artistico sviluppatosi intorno alla figura di Margherita Sarfatti in nome di un “ritorno all’ordine” che Ghiglia interpreta in chiave assolutamente personale. È in questo periodo che il pittore raggiunge esiti di eccezionale qualità: basti ricordare La modella (1928-29), assunta a icona della mostra, a fianco dei meravigliosi accordi compositivi, cromatici e poetici sviluppati dal pittore nelle sue nature morte e nei suoi ritratti. Sono in programma visite guidate specifiche per giovani e adulti (tutti i sabati e le domeniche alle h. 16.30), atelier di pittura per le famiglie(tutte le domeniche alle h. 10.00), oltre a incontri di approfondimento, sia in presenza sia a distanza, sulla vita, sul pensiero e sull’opera del pittore. Visite e attività per le scuole sono disponibili con prenotazione all’indirizzo didattica@musefirenze.it.

Aperto al pubblico il Museo di Casa Siviero (Lungarno Serristori, 1/3, senza bisogno di prenotazione: sabato ore 10-18; domenica ore 10-13; lunedì ore 10-13; negli altri giorni solo piccoli gruppi su prenotazione).

La Fondazione Franco Zeffirelli in Piazza San Firenze ogni sabato offre visite guidate. Info https://www.fondazionefrancozeffirelli.com/

Al Museo Leonardiano di Vinci fino al 9 ottobre c’è la mostra Anatomia dei disegni. Reloaded, nuova esposizione dedicata ai disegni di Leonardo. La mostra prevede un focus particolare al disegno preparatorio per lo sfondo architettonico del dipinto dell’Adorazione dei Magi delle Gallerie degli Uffizi, di cui viene presentata una riproduzione in scala reale accompagnata dalla riproduzione della riflettografia 1:3 realizzata dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, in occasione del recente restauro della tavola. Alla comprensione di questo complesso disegno contribuisce un contributo video del professor Pietro C. Marani che permette di contestualizzare il disegno nel processo di genesi dell’opera artistica. Una scatola prospettica consente di visualizzare il modello 3D degli elementi architettonici presenti nel disegno. Per informazioni sulla mostra 0571 933251 o 0571 933285. 

Tornabuoni Arte – Arte Antica presenta la collezione di Dipinti e Arredi Antichi 2022, esponendo una selezione delle opere più significative del catalogo. La mostra è presso le gallerie di Via Maggio, 40r e la nuova sede di Via de’ Tornabuoni, 5. A distanza di sedici anni dal primo volume, il catalogo – a cura di Tornabuoni Arte con testi e introduzione dello storico dell’arte Alessandro Delpriori – si rinnova presentando un percorso di ricerca e studio delle opere più interessanti della galleria insieme alle nuove acquisizioni. Fra i capolavori, un raro Tabernacolo eucaristico in terracotta invetriata, realizzato attorno al 1440 e ricondotto da Giancarlo Gentilini ad Andrea della RobbiaArianna addormentata di Benedetto Cacciatori, scultura in marmo del 1830 circa, replica del famosissimo modello antico, la Madonna col bambino e le anime del Purgatorio del fiorentino Giovanni Camillo Sagrestani (1700 c.), Mosè abbandonato dalla madre del napoletano Giuseppe Mancinelli (Napoli,1813 – Castrocielo, 1875).

Cinzia Naticchioni Rojas, artista e fotografa italo-messicana, dall’8 aprile al 14 maggio 2022 alla Crumb Gallery a Firenze (via San Gallo 191r) presenta la mostra Perimetri di Ghiaccio: 37 scatti elaborati dalla Rojas sul tema dell’impermanenza e della fragilità della condizione umana. Le opere appartengono a quattro serie diverse: “Narciso Autoritratto”, “Narciso Autoritratto figura intera”, “Si sciolgono i ghiacciai” e “Racconti brevi”. L’approccio della Rojas alla fotografia è sperimentale e innovativo: tratta il ghiaccio con un’emulsione fotosensibile e poi lo espone alla luce come si faceva con la fotografia analogica, lasciando che l’immagine si trasformi di conseguenza, vista la natura del supporto. L’artista documenta poi i diversi momenti di questo processo attraverso dei video o altre immagini stampate. Giovedì, venerdì e sabato: dalle 16 alle 19; info 347 3681894.

Alla Manifattura Tabacchi (via delle Cascine) fino al 7 maggio c’è la mostra The Vernal Age of Miry Mirrors, una personale di Michele Gabriele, parte delprogramma di NAM – Not A Museum. La mostra, curata da Treti Galaxie, art project nomadico fondato da Matteo Mottin e Ramona Ponzini,  propone la recente serie di sculture dal titolo “‘I’m sitting here on the ground so I’ll remember it as a nice atmosphere’ or ‘The difficulties of a form to move away from the stereotypes it evokes’” in dialogo con una produzione di video inediti.

Il Sedicente Moradi è in mostra alla Manifattura Tabacchi (via delle Cascine) dal 9 al 29 maggio negli spazi della B.east Gallery di Firenze. 

Il Trittico di San Giovenale di Masaccio, a 600 anni dalla sua esecuzione, che ricorre il 23 aprile 2022, viene esposto per la prima volta a confronto con i grandi pittori del suo tempo. Dal 23 aprile al 23 ottobre, al Museo Masaccio d’Arte Sacra di Reggello, si terrà la mostra ‘Masaccio e i Maestri d’Arte del Rinascimento a confronto per celebrare i 600 anni del Trittico di San Giovenale’, promossa e organizzata dal Museo Masaccio d’Arte Sacra e dal Comune di Reggello, e inserita nel progetto Terre degli Uffizi 2022, ideato e realizzato da Gallerie degli Uffizi e Fondazione CR Firenze, all’interno delle rispettive iniziative Uffizi Diffusi e Piccoli Grandi Musei. È l’iscrizione sul bordo inferiore del trittico rappresentante la Madonna in trono col Bambino e i santi Bartolomeo, Biagio, Giovenale e Antonio Abate, a ricordare la data di esecuzione, vergata con moderne lettere capitali umanistiche al posto di quelle gotiche tradizionali: ANNO DOMINI MCCCCXXII A DI VENTITRE DAP(RILE). Si tratta della prima opera a noi nota eseguita dal grande pittore Tommaso di Ser Giovanni di Mone detto Masaccio, un uomo geniale la cui arte ha rivoluzionato la pittura italiana del XV secolo ed ha contrassegnato nel corso dei secoli l’immaginario artistico valdarnese, e non solo. Considerata rivoluzionaria per quel momento storico, e definita da Antonio Paolucci «il dipinto in cui troviamo il codice genetico della grande pittura moderna dell’Occidente», quest’opera prova la veridicità di quanto scrive Vasari sul pittore nelle sue Vite e cioè che nel Valdarno si «veggono ancora figure fatte da lui nella sua prima fanciullezza». Oltre a cercare di illustrare le circostanze storiche e artistiche della realizzazione dell’opera, la mostra si pone l’obiettivo di rileggere ed approfondire i legami dell’artista con la pittura del suo tempo in cui agivano «formidabili fermenti di novità». Inoltre, ricerca più sicuri riferimenti sulla formazione artistica di Masaccio – per molti aspetti ancora nebulosa ed incerta – raccogliendo intorno al Trittico opere di artisti che furono a Masaccio contemporanei e che, seppure da prospettive spesso diverse, condividevano con lui l’anelito verso una pittura rinnovata sia dal punto di vista dei contenuti che da quello dei modelli iconografici. La paternità del Trittico di San Giovenale è rimasta sconosciuta fino a qualche decennio fa. Nel 1956 l’allora parroco della piccola chiesa di San Giovenale, don Renato Lombardi, si rese conto che il Trittico posto dietro l’altare maggiore andava deteriorandosi irrimediabilmente a causa dell’umidità e ne chiese il restauro alla Soprintendenza alle Gallerie di Firenze. Il dipinto fu trasferito a Firenze nel 1961 per essere presentato alla Mostra di Arte Sacra Antica dalle diocesi di Firenze, Fiesole e Prato e per essere finalmente restaurato e studiato. Luciano Berti, all’epoca funzionario della Soprintendenza e dal 1969 direttore degli Uffizi, storico dell’arte e museologo di finissimo acume e spiccata sensibilità, dopo una intensa e lucida analisi, ne assegnò la paternità a Masaccio, ritenendolo un caposaldo della pittura del primo Rinascimento. Da allora il Trittico è stato al centro di un continuo crescendo di interesse, con studi ed approfondimenti. La mostra propone un confronto diretto, ad oggi inedito, tra Masaccio ed il grande pittore domenicano Beato Angelico (Vicchio di Mugello, 1395/1400-1455), – artista di grande professionalità aggiornato sugli sviluppi più avanzati dell’arte del suo tempo, il primo e più dotato intenditore delle novità masaccesche – del quale sarà in mostra il celebre Trittico di San Pietro Martire del Museo di San Marco di Firenze, che solidi e recenti studi pongono nel raggio di influenza del giovane artista valdarnese. Allo stesso tempo, ed in parallelo, la mostra intende presentare uno spaccato della produzione artistica gravitante attorno agli esordi di Masaccio, antecedente o di poco successiva alla sua prima manifestazione come pittore autonomo, presentando opere, talora nuove alla critica, di pittori operanti anche in territorio valdarnese e ancora legati alla tradizione figurativa tardogotica. Fra gli altri artisti di ambiente fiorentino dell’ultimo quarto del secolo XIV, che saranno in mostra, anche Masolino da Panicale (Panicale di Renacci, San Giovanni Valdarno, 1383/84 – documentato fino al 1435), compagno di Masaccio nell’impresa della cappella Brancacci e artista raffinato che pur rimanendo legato alle suo origini tardogotiche si affaccia sul nuovo mondo rinascimentale operando una sintesi tra gli elementi della tradizione e i nuovi ideali classici, presente con la celebre Madonna dell’Umiltà degli Uffizi. Nel percorso espositivo anche una sorprendente “primizia” di Filippo Lippi (Firenze, 1406 ca. – Spoleto 1469), grande sperimentatore che diverrà uno dei più alti maestri del Rinascimento e che, nella sua fase giovanile, subì un forte influsso di Masaccio come dimostra la Madonna col Bambinodi collezione privata, presente in mostra, dipinta in giovane età, nella quale il pittore si dichiara masaccesco della prima ora.

Il Museo di Palazzo Pretorio a Prato promuove un fine settimana ricco di eventi culturali alla scoperta di Prato, dei suoi luoghi più suggestivi e delle sue collezioni d’arte. Domenica 24 alle 16.30 speciale visita guidata del centro cittadino e dei suoi tesori. Il ritrovo e la partenza dell’itinerario sono previsti al Castello dell’Imperatore; il percorso prevede una visita guidata al Castello dell’Imperatore, al Cassero medievale, al Duomo, a Piazza San Marco, alle mura medievali e all’ex Cimatoria Campolmi. La visita terminerà con un aperitivo sul camminamento del Cassero medievale. Lunedì 25 sarà possibile sia visitare il Cassero, che sarà aperto in via eccezionale al pubblico (con orario 10 -13 e 15.30 – 18.30), e partecipare alle 17 a una visita guidata alle opere “donatelliane” del Museo di Palazzo Pretorio; un evento speciale, organizzato dal Pretorio, nell’ambito del progetto Donatello in Toscanapromosso dalla Fondazione Palazzo Strozzi, che propone itinerari sulle tracce del “maestro dei maestri” e delle sue opere in tutte le sedi museali sparse sul territorio regionale che hanno contribuito, con dei prestiti, alla realizzazione della mostra. Con il prestito dell’opera Madonna con Bambino tra due angeli, lavoro giovanile di Donatello, infatti anche il Museo di Palazzo Pretorio ha contribuito all’imponente mostra Donatello, il Rinascimento, ospitata presso Palazzo Strozzi e il Museo Nazionale del Bargello di Firenze. I legami tra il Museo di Palazzo Pretorio e Donatello sono molteplici: tra le opere esposte al primo piano infatti ci sono lo stupefacente polittico di Lorenzo Monaco (1410) e quello altrettanto prezioso di Andrea di Giusto (1435), che, seppure di ambito tardo gotico, sono i testimoni di un momento cruciale della formazione e della prima maturità di Donatello. Quasi vent’anni dopo, è Filippo Lippi, il pittore forse più “donatelliano”, che con la sua bottega si rivela nella Madonna del Ceppo, nella Madonna della Cintola, nella Natività e nella piccola Annunciazione, sempre visitabili al primo piano. La saletta con le sculture di Benedetto Buglioni, Andrea della Robbia e della bottega di Benedetto da Maiano documenta invece la produzione in serie di modelli della tradizione donatelliana nel tardo Quattrocento.

All’interno del Complesso Monumentale di San Domenico a Prato da sabato 9 aprile a a domenica 29 maggio c’è la mostra Leonardo Da Vinci, il Genio e il suo territorio; un’esperienza interattiva, da provare oltre che da visitare: più di 50 modelli di macchine e invenzioni sono esposte al piano terra, insieme a una sezione dedicata ai laboratori didattici per famiglie e ragazzi; la mostra è ideata e progettata da Niccolai srl e Teknoart srl, fondatori del “Museo Leonardo da Vinci” di Firenze: tutte le macchine leonardiane dell’esposizione sono state create in collaborazione con i principali accademici ed esperti del settore; Prato che fu tra i punti focali del più grandioso progetto di Leonardo: deviare le acque dell’Arno in un canale navigabile da Firenze al Padule di Fucecchio attraverso Prato (che viene menzionata in numerose carte), Pistoia e la Val di Nievole; il nuovo corso del fiume avrebbe permesso di creare una grande via di comunicazione fluviale, a danno di Pisa, in grado di favorire il commercio e i trasporti dal mare. Per la realizzazione del progetto Leonardo concepisce, attorno al 1503, grandi e innovative macchine escavatrici oltre a chiuse che consentissero alle imbarcazioni di superare i dislivelli del corso d’acqua, e il «modo di forare un monte» partendo contemporaneamente da entrambi i lati della montagna per l’attraversamento in galleria del rilievo di Serravalle. Soderini e Machiavelli riuscirono, il 20 agosto del 1504, a decretare l’inizio dei lavori ma l’impresa si rivelò presto troppo complicata e il progetto fu abbandonato. Orario per sabato e domenica: 10-19. Ingresso 7 € adulti, 5 € ragazzi da 6 a 12 anni e gratis per i bambini da 0 a 5 anni. Sarà possibile partecipare, previa prenotazione, alle visite guidate alla mostra – realizzate da Prato Cultura e da noi promosse – ogni sabato alle ore 15 (ad eccezione del 28/05) ad un costo (comprensivo di biglietto d’ingresso) di 10 € per gli adulti, 7,50 € per i ragazzi da 6 a 12 anni e gratis per i bambini da 0 a 5 anni.Le visite guidate alla mostra si ripetono anche ogni domenica alle ore 17 (ad eccezione della domenica di Pasqua e del 29/05) con l’aggiunta dell’aperitivo ad un costo (comprensivo di biglietto d’ingresso e aperitivo) di 20 € per gli adulti, 10 € per i ragazzi da 6 a 12 anni e 5 € per i bambini al di sotto dei 6 anni.La prenotazione – obbligatoria per le visite guidate, le attività e per l’ingresso di gruppi da 10 a 25 persone – deve essere fatta almeno un giorno prima della visita o dell’ingresso tramite l’Associazione ArteMìa mandando una e-mail all’indirizzo info@artemiaprato.it o telefonando al 340 51 01 749

Angeli e Demoni – Luci ed ombre, mostra personale di Rocco Normanno è al Mac,n – Museo d’Arte Contemporanea e del Novecento, nella Villa Renatico Martini di Monsummano Terme. L’esposizione del pittore realistico originario di Taurisano e toscano d’adozione,  è visitabile fino al 29 maggio 2022L’ingresso al museo è gratuito. Gli eventi si svolgeranno su prenotazione. Per info e prenotazioni: 366 5363331, 0572 952140.

È in corso al Palazzo delle esposizioni della Fondazione Banca del Monte di Lucca (Piazza San Martino 7), la mostra Alfredo Catarsini: dalla darsena alla Linea gotica. Paesaggi, figure e grandi composizioni pittoriche (1917 – 1945), prima, grande retrospettiva dedicata ai primi 30 anni d’arte del maestro viareggino che prosegue fino a domenica 8 maggio.

Negli spazi dell’ex Cavallerizza a Lucca  fino al 2 ottobre 2022  I pittori della luce. Da Caravaggio a Paolini voluta da Vittorio Sgarbi permetterà di ammirare le opere di alcuni grandi artisti ispirati da Caravaggio il primo “regista” della storia dell’arte fino a Pietro Paolini, protagonista lucchese della nuova scuola naturalistica.

Aperta anche la mostra Capricci di Tano Pisano – artista di origini siciliane, ma ormai toscano d’adozione – promossa dal Comune col patrocinio della Regione Toscana e inaugurata lo scorso 2 aprile negli spazi dei Magazzini del Sale a Palazzo Pubblico di Siena.

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