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Commisso: “Fiorentina fenomenale”, ma i soldi ora sono un problema. Italiano? “Spero resti”. I casi Vlahovic e Chiesa. Deluso per Torreira

Rocco Commisso

FIRENZE – Rocco Commisso ha cambiato slogan: i soldi sono un problema, anche per la Fiorentina. In collegamento da New York, in una conferenza stampa assai anomala (la conferenza deve essere un confronto fra interlocutore e giornalisti, non un monologo con domande preconfezionate), il presidente del club viola ha affermato: “Vogliamo sempre cercare di fare meglio per quanto ci permettono i ricavi. Con quelli si possono spendere più soldi. Abbiamo fatto un gran lavoro vendendo Chiesa prima e poi Vlahovic facendo grandi plusvalenze che ci aiutano molto ad essere sicuri per il Fair Play Finanziario del prossimo anno. Sbaglia chi dice che devono arrivare 150 milioni dalle cessioni: è vero che arrivano i soldi ma abbiamo pure speso. Il vero numero è 50 milioni nei prossimi quattro anni, non 150. Perché vanno considerati i soldi spesi per i giocatori. Quando faremo una Fiorentina più forte i 50 milioni scenderanno ancora”.

TORREIRA – “Torreira? Sono molto deluso di quello che è successo nelle 24 ore successive dopo aver conquistato il settimo posto. La notizia sul mancato riscatto di Torreira è stata portata avanti dai suoi procuratori. Quando qualcuno fa certe cose, come è successo con Gattuso e con Vlahovic, non vincerà. Ci sono Pradè, Burdisso e Barone che si occuperanno di mercato. Ci può essere l’opportunità di rivisitare la situazione con Torreira, nelle prossime settimane, ma non voglio dare nessun accento di ottimismo o pessimismo”.

ITALIANO – Costruire un progetto intorno ad Italiano? Gli ho sempre fatto i complimenti, sono molto contento di lui e di quello che ha fatto nella Fiorentina -ha aggiunto Commisso-. A me non piace mandare via la gente. Spero che resti anche in futuro.  Per come sono abituato io, a me non piace mandare via le persone. Spero che Italiano rimanga e se ne parlerà nel futuro. Barone, Pradè e Burdisso rimarranno? Si. Sul Viola Park Abbiamo cominciato con quello, con un investimento tra i 60-70 milioni, ora siamo già a 100 milioni di euro”

INCASSI – Per il patron, conquistare il settimo posto (e la possibilità di tornare a giocare in Europa) è stato un successo fenomenale: “Io spero di poter migliorare sempre. Però ci sono problemi ed è difficile competere con squadre che hanno incassi 2-3 volte più grandi dei nostri. La Juventus negli ultimi anni ha messo 700 milioni sul mercato e oggi il suo valore in borsa è di 800 milioni. Suning ha perso il controllo della sua azienda, hanno molti debiti e un’altra compagnia forse prenderà il controllo nei prossimi mesi – ha continuato il numero uno della societa’ viola -. Il Milan sarà venduto ma non si dice che tanti soldi sono stati messi da mister Li che ha perso 500 milioni. Sulla Roma in tanti hanno parlato del gran lavoro fatto. Ma dopo l’arrivo dei Friedkin sono arrivati prima settimi e poi sesti, un solo punto sopra di noi. Hanno speso tantissimo, ma raggiungendo un piazzamento poco migliore del nostro che è stato un successo fenomenale: dobbiamo essere orgogliosi. E fare i complimenti a Pradè e Barone per aver scelto Italiano”.

CHAMPIONS – E ancora: “L’obiettivo – ha proseguito – è arrivare in Champions in futuro, ma sono contento di essere arrivato settimo. Spero che si sia capito cosa ho voluto dire in questa conferenza, di analizzare le situazioni anche delle altre squadre”. Una crescita, quella della Fiorentina, che deve passare anche attraverso anche il nuovo Franchi: “Lo stadio è fondamentale e tutti lo vogliono fare. Ma prima di tutto dev’essere remunerativo e portare profitti alla squadra. Perché possiamo aumentare i nostri ricavi che ad ora sono 80 milioni, meglio dell’anno passato ma con un monte ingaggi totale con lo staff di 76 milioni – ha continuato -. Il Milan ha oltre 270 milioni di ricavi, il Napoli 150. I ricavi attualmente sono finanziati dalla Mediacom, cosa che non succedeva con i Della Valle, ma per diminuire il gap con chi ci sta davanti. I ricavi servono per prendere giocatori. Noi dobbiamo aumentarli”.

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Sandro Bennucci

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