Zelensky attacca i grandi “non flirtino con Mosca”, l’accusa del presidente

KIEV – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato nuovamente la Russia di compiere un “genocidio” in Donbass. “Il catastrofico svolgersi degli eventi potrebbe ancora essere fermato se il mondo trattasse la situazione in Ucraina come tale. Se i forti del mondo non flirtassero con la Russia, ma insistessero davvero per porre fine alla guerra”. E’ il monito del presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video nel quale attacca ancora l’Occidente, non sazio di tutti gli aiuti in armi e denaro ricevuti finora. Zelensky ha ricordato che l’Unione europea “da settimane” non riesce a concordare il sesto pacchetto di sanzioni. “Sono settimane che il mondo non ha osato bloccare il sistema bancario russo”, ha affermato il presidente.
Le forze russe vogliono “ridurre in cenere” il Donbass: lo ha detto Zelensky descrivendo la crescente difficile posizione di Kiev nell’est del Paese. “L’attuale offensiva degli occupanti nel Donbass può rendere la regione disabitata”, ha detto Zelensky. “Vogliono ridurre in cenere Popasna, Bakhmut, Lyman, Lysychansk e Severodonetsk. Come Volnovakha, come Mariupol”, ha proseguito. Lo riporta la Cnn. Zelensky ha inoltre puntato il dito contro l’Ue, accusandola di non agire con decisione sulle sanzioni.
Zelensky ha accusato la Russia di compiere un “genocidio” nel Donbass. La Russia sta praticando la “deportazione” e “l’uccisione di massa di civili” nel Donbass, ha detto Zelensky nel suo discorso video quotidiano precisando che “tutto questo (…) è un’evidente politica di genocidio portata avanti dalla Russia”.
