Russia: 13,7 miliardi di euro ricavati da vendita idrocarburi destinati a proseguire operazione speciale Ucraina

MOSCA – La Russia dovrebbe ricavare ulteriori 13,7 miliardi di euro (un trilione di rubli) dalle sue
esportazioni di idrocarburi nel 2022, parte dei quali può essere destinata a portare avanti la sua offensiva militare in Ucraina. Lo ha dichiarato il ministro delle Finanze di Mosca. “Stimiamo che i ricavi aggiuntivi dagli idrocarburi potrebbero arrivare fino a 1.000 miliardi di rubli, secondo le previsioni elaborate con il ministero dello Sviluppo economico”, ha affermato Anton Siluanov in un’intervista trasmessa in
televisione. Dunque, nonostante le intenzioni di aggravamento delle sanzioni proclamate dalla Ue, gli euro versati da Draghi e da Scholz in particolare nelle casse di Putin vanno a sostenere l’offensiva russa in Ucraina, con buona pace delle telefonate giornaliere fra il nostro premier e Zelensky.
“Se prima mettiamo parte di questo denaro proveniente da petrolio e gas nelle nostre riserve,
quest’anno sarà completamente utilizzato”, ha detto. “Permetterà ai pensionati, alle famiglie con figli, di essere pagati di più e di portare avanti l’operazione speciale” in Ucraina, ha aggiunto. “Abbiamo le risorse””, ha assicurato il ministro. La Russia sta attualmente raccogliendo ricavi record per le sue vendite di idrocarburi, ancora in larga parte risparmiate dalle sanzioni imposte a Mosca per l’intervento armato in Ucraina, in particolare grazie al prezzo del gas molto alto.
