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Multe: abusi dei Comuni per costi d’accertamento, lo dichiara l’Antitrust. E i cittadini pagano

ROMA – “Sulle spese di accertamento delle multe stradali non esistono attualmente criteri oggettivi di quantificazione fissati dal legislatore e ogni ente locale agisce secondo la sua piena discrezionalità, spesso perpetrando evidenti abusi”. Lo ha segnalato l’Antitrust durante una recente audizione in Commissione parlamentare per la tutela dei consumatori, evidenziando la variabilità di tali costi imposti dai comuni ai cittadini, che possono raggiungere anche i 15 euro a sanzione.

Attualmente, sulla base di quanto disposto dall’Agcom la tariffa complessiva per le spese di notifica degli atti giudiziari via posta è fissata in modo forfettario in 9,50 euro e comprende i costi delle comunicazioni connesse (CAN e CAD).
L’articolo 201 comma 4 del Codice della Strada dispone che “le spese di accertamento e di notificazione sono poste a carico di chi è tenuto al pagamento della sanzione amministrativa pecuniaria”. La disposizione in sostanza consente di addebitare al trasgressore sia le spese di notifica che quelle di accertamento delle violazioni del Codice della Strada.

Dall’analisi di alcune delibere di giunte comunali eseguita dall’Antitrust emerge che ciascun comune, nella parte dedicata alla determinazione delle spese di accertamento, include le più svariate e diverse voci quali: costi di stampa, postalizzazione, costi di acquisto e manutenzione dei palmari per la rilevazione delle infrazioni, manutenzione delle apparecchiature e del software di gestione del servizio, moduli autoimbustanti, redazione delle distinte delle raccomandate, visure alle banche dati della Motorizzazione Civile ecc.

L’ammontare delle sole spese di accertamento che si aggiungono alle spese di notifica (9,50 euro), varia da un minimo di 2,50 euro a un massimo di 10 euro. In taluni casi – sottolinea l’Autorità garante – la discrezionalità dei Comuni denota come gli stessi siano giunti anche a duplicare varie voci di spesa. Ad esempio un Comune include sia i costi di stampa, sia quelli per cartucce e nastri stampanti.

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KULANKA

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