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Disinformazione russa: fake news su armi chimiche ucraine, attacchi a organizzazioni internazionali, critiche a Draghi

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ROMA – Sono diversi i temi trattati nel bollettino sulla disinformazione russa prodotto dal Dis e desecretato oggi. Fake news sulle armi chimiche ucraine, attacchi al presidente Volodymyr Zelensky, critiche al premier italiano Mario Draghi per l’aumento dei prezzi. Sono alcuni degli elementi al centro della disinformazione che viaggia parallelamente alla guerra tra Ucraina e Russia: il tutto, con i social a fare da cassa di risonanza.

Nel bollettino è citata anche l’ambasciata russa in Italia. In tal senso quest’ultima “ha condiviso la dichiarazione di Dmitry Polyanskiy, via ambasciatore russo all’Onu, che accusa i media occidentali e ucraini di ingaggiare una guerra dell’informazione a favore del governo di Kiev, citando una presunta fabbrica delle fake news occidentale ed ucraina”.
L’ambasciata russa in Italia – si legge ancora nel documento – “ha diffuso un documentario a supporto della propaganda pro-Russia. Il suo account ha poi dato ampia visibilità alle numerose interviste rilasciate da rappresentanti istituzionali russi su emittenti televisive italiane”. Su tutte, vengono segnalate quelle della portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova e quella del ministro degli Esteri russo
Sergej Lavrov a Zona Bianca.

Il documento evidenzia “tra le tendenze rilevate più di recente” come “sarebbe in atto un rallentamento dell’attivismo online della Russia, a favore di una posizione difensiva basata sulla controdeduzione, in chiave pro-Cremlino, delle notizie provenienti dall’Ucraina e dall’Occidente, definite come fake news. Ad esempio, a fronte del risalto dato in Europa e nel resto del mondo alla notizia secondo la quale la Russia non escluderebbe un intervento nucleare, la Federazione russa ha reagito diffondendo la notizia dell’avvenuta acquisizione da parte ucraina di droni dotati di armi chimiche e batteriologiche”.

Tra le narrative pro Cremlino diffuse via social vi è “il tentativo di screditare l’operato delle organizzazioni
internazionali, tra le quali l’Osce in Ucraina, impegnate nell’individuare potenziali violazioni del diritto umanitario internazionale da parte di ambo le forze armate impegnate nel conflitto”.

Tra le “narrative inedite” rilevate dal bollettino “le critiche all’operato del presidente del Consiglio Mario Draghi, ritenuto responsabile – con la linea d’azione adottata dal suo governo – dell’aumento dei prezzi dei generi alimentari ed energetici, della chiusura di numerose aziende, nonché di aver colpito il popolo italiano con misure sanitarie inutili e di trascinare il Paese in guerra. In tale ottica – si legge nel documento – si evidenzia la contrapposizione, enfatizzata in chiave divisiva in taluni social, tra la scelta della Germania di non rinunciare al gas russo, tutelando così il popolo tedesco, e quello del premier Draghi, descritto come allineato alle decisioni americane e disinteressato alle sorti del suo popolo”.

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