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Acqua: aerea fiorentina finalmente depurata. Otto comuni fuori dalla procedura d’infrazione Ue

L’acquedotto dell’Anconella

FIRENZE – Risultato storico: l’acqua dell’Area Fiorentina è depurata ed esce dalla procedura d’infrazione Ue. Si tratta della conclusione di un percorso costruito sulla lungimiranza e con il lavoro di tante persone – come è stato spiegato in una conferenza stampa – che fino dalla metà degli anni ’80 hanno creduto in un orizzonte ‘green’ per questo territorio. Investimenti, lavoro ed impegno che consente oggi agli 8 Comuni interessati di uscire dalla procedura d’infrazione europea (2014/2059) e di puntare ad un futuro dove urbanizzazione e tutela ambientale possano convivere.

Due numeri rappresentano meglio di tutti l’importanza del risultato raggiunto: nel 2002, anno in cui Publiacqua prendeva in carico la gestione del Servizio Idrico Integrato, la popolazione dell’area fiorentina servita da depurazione ammontava a circa il 10%; oggi la popolazione della medesima area servita da depurazione ammonta ad oltre il 99%. All’incontro con la stampa erano presenti, tra gli altri, Monia Monni, assessore all’Ambiente della Regione Toscana, Dario Nardella, sindaco del Comune di Firenze e della Città Metropolitana, Alessandro Mazzei, direttore generale dell’Autorità Idrica Toscana, Lorenzo Perra, presidente di Publiacqua, Paolo Saccani, amministratore delegato di Publiacqua.

Il sistema depurativo dell’Area Fiorentina serve 8 Comuni: Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio,Firenze, Lastra a Signa, Scandicci, Sesto Fiorentino, Signa. Sul territorio di questi comuni corrono 1.355 chilometri di fognatura (140 chilometri di grandi collettori e 1.215 chilometri di raccolta) e sono installati 77 sollevamenti (utili a superare gli ostacoli fisici sul terreno), 312 scolmatori. 2 i grandi sotto attraversamenti sotto i corsi d’acqua principali. Uno sotto l’Arno che, attraverso tre grandi condotte del diametro di 1,4, 1,2 e 0,7 metri per un totale in lunghezza di 400 metri, trasporta i reflui dalla riva destra fino all’ingresso di San Colombano posto in riva sinistra.

L’altro consente alla grande condotta dell’Emissario in Riva Sinistra d’Arno di sotto-attraversare la Greve e collettare quindi i reflui a San Colombano. L’insieme delle opere utili a depurare l’Area Fiorentina, attualizzando ad oggi i costi sostenuti nei decenni, a partire dal 1985 ad oggi, ha necessitato di un investimento di quasi 300 milioni di euro.

Il cuore del sistema di depurazione dell’Area Fiorentina è l’impianto di San Colombano. Un impianto la cui progettazione iniziò a metà anni ’80 ed il cui primo lotto fu attivato nel 2000 ricevendo gli scarichi di Lastra a Signa e Scandicci.

Progressivamente, mentre venivano realizzati gli altri due lotti, uno completato nel 2004 ed il terzo nel 2006, vengono collegati all’impianto tutti gli altri territori in riva destra e riva sinistra fino al 2014, quando viene attivato l’Emissario in Riva Sinistra d’Arno e l’aprile 2022 quando si concludono gli ultimi otto interventi che completano il sistema fognario e depurativo che consente di portare a San Colombano i reflui dell’area fiorentina. San Colombano è un impianto di trattamento di tipo biologico a fanghi attivi organizzato su tre linee parallele di trattamento per una capacità di complessiva di 600.000 abitanti equivalenti.


Sandro Bennucci

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