Base carabinieri Pisa: il sindaco attacca Giani che propone Pontedera. Va contro il decreto del ministero
PISA – “Nel decreto ministeriale c’e’ scritto ‘territorio comunale di Pisa’ e Pontedera non e’ una frazione di
Pisa, non vorrei che il presidente Giani, a furia di girare la Toscana, si fosse un po’ confuso. Oppure a che gioco gioca? I territori e le istituzioni meritano piu’ rispetto”.
Lo ha detto il sindaco di Pisa, Michele Conti, in un’intervista oggi su La Nazione e nella quale critica i Dem e il governatore toscano che negli ultimi tempi continuano a insistere sempre di piu’ sulla cittadina della Piaggio come luogo dove realizzare la base militare che deve raggruppare alcune specialità dei carabinieri.
“Quando Giani, alla prima riunione del tavolo interistituzionale che si e’ tenuta a Pisa, propose Pontedera
pensavo a una boutade – prosegue Conti -, magari fu una proposta detta in buona fede raccogliendo una disponibilita’ di un altro territorio della Regione Toscana che, giustamente, Giani considera tutto uguale. Non e’ cosi’ per il ministero e l’Arma in tutte le sedi avevano gia’ chiarito che il loro interesse era rimanere vicino all’aeroporto militare di Pisa. Non a 20 km di distanza. Altrimenti per loro tanto vale rimanere a Livorno”, inoltre a Pontedera “l’area individuata e’ su terreni privati che vanno espropriati con procedure lunghe e incerte” e al riguardo “i Carabinieri hanno fatto capire chiaramente di non volersi avventurare in simili pastoie”.
Insistere su Pontedera dunque, secondo il sindaco di Pisa Conti, “e’ un tentativo del Pd per tentare di uscire da un’impasse che e’ tutta al suo interno: ma vorrei vorrei dire al governatore che Pisa non merita questo, Pisa deve essere rispettata, non puo’ essere tenuta sotto scacco dalle beghe interne del Pd o di qualunque altro partito”.
Conti evidenzia pure che di fronte alle critiche di movimenti e della Sinistra radicale, c’e’ una citta’ che ha “una grande tradizione di convivenza con i militari e questa semmai e’ un’occasione per razionalizzare gli spazi esistenti, o sottoutilizzati” mentre “la base calata dall’alto con decreto firmato da Draghi e dal
ministro Guerini ci ha costretto a dover gestire un problema inaspettato”. Tuttavia, “e’ grazie alla richiesta di incontro al ministro della Difesa che ho fatto io, e alla quale si e’ aggiunto anche Giani, grazie al tavolo interistituzionale, abbiamo ottenuto un primo risultato, ovvero sventare il rischio di una base di 70 ettari a Coltano, cioe’ la cementificazione nel Parco di San Rossore”