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Boccia (Pd): “Facciamo legge di bilancio e poi al voto. Tramontate intese con Lega e FI, si a campo largo”

ROMA – “Per tutti i partiti della maggioranza il senso ormai è fare una buona legge di Bilancio per il triennio 2023/25. Poi, se si vota a febbraio/marzo o ad aprile/maggio, poco cambia a questo punto”: lo dichiara ad “”Avvenire”” Francesco Boccia, reduce da un faccia a faccia venerdì con Giuseppe Conte.

Le larghe intese poi non saranno più riproponibili: “Sono nate, in una situazione di assoluta
emergenza, per gestire la campagna vaccinale e per attuare il Pnrr. Ma consentono appunto solo un’azione emergenziale, con un perimetro molto circoscritto. L’abbiamo visto appena si è
cominciato invece ad allargare l’orizzonte… Non si possono replicare, perché non ti consentono di modellare la società sulle idee che ogni partito ha”.
Crede però ancora a un’alleanza con i M5s e gli ex M5s, all’interno del cosiddetto campo largo: “II campo largo è un sistema di valori, rispetto al quale o si sta di qua o di là. Fatto, a esempio, di attenzione all’ambiente, al lavoro e ai diritti e di un europeismo che, al di là di moneta e bandiera, significhi debiti e difesa comune, solidarietà, politiche industriali, decarbonizzazione. Noi siamo queste cose qui, non c’è spazio per la conservazione ed i sovranismi nazionali, per le visioni limitate. Ora tutti celebriamo il Pnrr, ma me li ricordo ancora gli insulti presi alla Camera i1 5 luglio 2020 quando Lega, Fdi e Fi votarono contro la risoluzione che di fatto dava il via libera al varo del Piano Ue”.
È un campo largo che dovrà accogliere anche i centristi alla Renzi, Calenda o Toti, “tutti coloro che si riconoscono in quei valori”: Le elezioni si possono vincere con un programma convincente, tarato su un agenda sociale. Chi si tira fuori da questo progetto ha deciso di correre il rischio di far vincere la
destra. Adesso però i rischi li fa correre soprattutto il M5s. Però, mentre Salvini pone temi strumentali come lo Ius scholae – materia parlamentare che lui scarica invece sul governo -, Conte avanza temi cari anche ai progressisti come la transizione ecologica, gli aiuti in relazione ai prezzi dell’energia, il cuneo fiscale””.


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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