Pensioni e stipendi: assegni più ricchi nel mese di luglio, effetto di bonus e rimborsi fiscali
ROMA – Il mese di luglio è ormai da qualche anno oggetto di sorprese positive per molti lavoratori e pensionati. Un paio di anni fa, ad esempio, c’è stata l’introduzione in busta paga del trattamento integrativo di 100 euro, che oggi è stato però mantenuto solamente per i redditi inferiori a 15 mila euro, mentre lo scorso anno c’è stata l’introduzione dell’assegno unico temporaneo per autonomi e disoccupati.
Senza dimenticare poi che luglio è il mese in cui vengono pagati i primi rimborsi Irpef risultanti dal conguaglio effettuato in sede di dichiarazione dei redditi, il che permette di avere maggiore liquidità da utilizzare, ad esempio, per le vacanze estive. Senza dimenticare, poi, la quattordicesima.
Nel 2022 viene confermata la tradizione degli ultimi anni, con un bonus che viene erogato direttamente in busta paga del valore di 200 euro. Questo contribuirà a rendere la prossima busta paga più ricca delle precedenti, specialmente per coloro che con la stessa mensilità riceveranno anche il bonus Irpef e la quattordicesima. questo è il periodo in cui viene effettuata la prima parte dei rimborsi Irpef per i crediti risultati dalla dichiarazione dei redditi.
E’ in pagamento – per tutti i lavoratori dipendenti che ne soddisfano i requisiti – un bonus del valore di 200 euro una tantum introdotto dal governo per far fronte al caro prezzi. Ad averne diritto sono tutti coloro che nel periodo che va dal 1° gennaio al 23 giugno 2022 hanno beneficiato del cosiddetto bonus contributi, lo sgravio contributivo dello 0,8% introdotto dalla legge di Bilancio per le retribuzioni inferiori a 2.692 euro lordi.
E ancora, pagamento della quattordicesima mensilità per i lavoratori del settore privato che ne hanno diritto, mentre per il personale delle forze armate e di polizia è in pagamento il Fesi, ossia una sorta di premio di produttività erogato grazie alle risorse stanziate con il fondo di efficienza per i servizi istituzionali. Sempre per le forze dell’ordine, poi, sono in pagamento gli ultimi emolumenti riconosciuti in sede di rinnovo del contratto, come ad esempio il bonus una tantum di 350 euro riconosciuto per far fronte agli arretrati non corrisposti nell’ultimo triennio.