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Draghi da Mattarella. A Montecitorio ha detto: “Anche il cuore dei banchieri batte…”. Ora governo in carica per affari correnti

Mario Draghi entra nel palazzo del Quirinale

ROMA – Il copione era già scritto da ieri sera, anche su Firenze Post: il presidente del consiglio, Mario Draghi, si è presentato stamani alla Camera annunciando le dimissioni. Poi è salito al Colle per riferire a Mattarella. Che dovrà decidere cosa fare. Cosa non scontata: i giuristi del Quirinale sono stati svegli, la notte scorsa, per cercare una strada prima di giungere allo scioglimento delle Camere. Il governo, come da prassi, resterà in carica per il disbrigo degli affari correnti.

“Prima di tutto grazie”, ha detto Draghi nell’Aula di Montecitorio. E’ seguito un lungo applauso. Ancora il Premier: “Alla luce del voto espresso ieri sera dal Senato chiedo di sospendere la seduta per recarmi dal presidente della Repubblica per comunicare le mie determinazioni”. Quindi la frase a effetto: “Certe volte anche il cuore dei banchieri centrali viene usato, grazie per questo e per tutto il lavoro fatto in questo periodo”, ha detto, sorridendo, il presidente del Consiglio al termine del lungo applauso che lo ha accolto a Montecitorio.

Ora Draghi è al Quirinale per un colloquio con il presidente Sergio Mattarella. Seduta sospesa alla Camera fino alle 12, in attesa degli esiti del colloquio tra il presidente del Consiglio Mario Draghi ed il Capo dello Stato. 


Sandro Bennucci

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