Gucci: patto integrativo per 900 dipendenti firmato dai sindacati
FIRENZE – Importante risultato da Gucci: siglato il rinnovo del contratto aziendale applicato agli oltre 900 dipendenti della casa di moda, addetti alla vendita e al supporto logistico, operai ed impiegati nei 29 punti vendita presenti sul territorio italiano. Sul piano economico l’intesa contempla un meccanismo premiale, con una redistribuzione del reddito pari a circa 400 euro mensili per ciascun lavoratore, al quale si aggiunge un pacchetto welfare dell’ammontare di 1.600 euro suddivisi in tre anni. L’accordo introduce ulteriori permessi per la genitorialità. Implementato anche l’istituto delle ferie solidali nei casi di malattia o infortunio grave e per l’assistenza di componenti del nucleo familiare affetti da patologie.
I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e la direzione societaria della casa di moda italiana, spiega una nota, conclusa la fase di consultazione dell’ipotesi di accordo tra i lavoratori, hanno sottoscritto in via definitiva il nuovo integrativo in vigore fino al 31 dicembre 2024. L’intesa apporta miglioramenti a diversi istituti del precedente contratto, dal consolidamento del sistema di relazioni sindacali, fino al trattamento economico di malattia e infortunio, con il riconoscimento di un’integrazione al 100% dal quarto al ventunesimo giorno.
Le parti confermano la validità del piano sanitario integrativo, continuando a prevedere un contributo annuale da parte del lavoratore pari a 60 euro, attraverso 12 trattenute mensili dell’importo di cinque euro cadauna. Grande attenzione è stata riservata al contrasto alla violenza di genere, alla valorizzazione delle diversità e all’inclusione. Le parti si sono impegnate a proseguire il percorso dedicato alle iniziative formative e di aggiornamento continuo dei lavoratori mediante l’istituzione di una apposita commissione paritetica.
Tra i firmatari del nuovo accordo integrativo aziendale che i Cobas. Per Francesco Iacovone, dell’esecutivo nazionale Cobas, è “un importante risultato giunto dopo un lavoro incessante al tavolo negoziale. Sostanziali aumenti in termini economici, soprattutto sul fronte del lavoro domenicale e festivo, e un impianto normativo di tutto rispetto. Dai miglioramenti della retribuzione, all’estensione della polizza sanitaria anche alle coppie di fatto. Sono inoltre stati contrattualizzati e ci fermati i 15 giorni di ferie matrimoniali anche ai dipendenti che contraggono unioni civili e contraggono matrimonio all’estero”. “Questo è un passaggio importante – conclude -che dimostra ancora una volta la maturità della nostra organizzazione sindacale, capace di rappresentare al meglio gli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori”.