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Il Ministero della salute prepara regole per convivere col Covid-19, in arrivo nuova circolare

Spera
il ministro della Salute, Roberto Speranza, ANSA/FABIO FRUSTACI

Il ministro l’aveva annunciato, in estate ormai abbiamo previsto allentamenti nelle precauzioni anti Covid, ma occorre tener ben alta l’attenzione e adottare misure semplici ma efficaci quali distanziamento e mascherine. Si possono allentare certe misure, ma altre per precauzione bisogna mantenerle, vista l’attuale situazione nella quale i contagi non diminuiscono, questo il pensiero prudente del ministro. Detto fatto, seguendo queste indicazioni il ministero della Salute sta studiando nuove regole per allentare l’isolamento dei positivi a Covid e ridurne la durata.

In particolare – secondo quanto fa sapere l’Adnkronos Salute riportando il parere di diversi esperti – sarebbe in corso una valutazione della fattibilità e della base scientifica di alcune ipotesi di quarantena “light” con la riduzione della durata massima dell’isolamento a 10-15 giorni dagli attuali 21. Fra le ipotesi al vaglio anche la possibilità, in assenza di sintomi, di sottoporsi al tampone di fine isolamento prima dei 7 giorni attualmente obbligatori. Il test si potrebbe quindi eseguire già dopo 48 ore senza sintomi e, in caso di esito negativo, tornare subito liberi di uscire.

“L’attesa circolare del ministero delle Salute, che potrebbe allentare le regole oggi in vigore per l’isolamento dei positivi a Covid mi auguro che arrivi presto, perché questo significherebbe veramente arrivare a una convivenza con il virus. Convivere con il virus significa che, di fronte a positivi senza sintomi, si possa ridurre la quarantena e addirittura andare al lavoro, magari con una semplice mascherina, anche Ffp2. Altrimenti rischiamo di bloccare nuovamente il Paese – ha affermato Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, in un intervento al Gr1 Rai –. Dobbiamo dare fiducia agli italiani. Prefigurando mesi di ottobre o novembre apocalittici, credo che si non faccia il bene del Paese. Sul fronte Covid siamo in un quadro diverso rispetto allo scorso anno: abbiamo i vaccini, abbiamo le terapie e siamo nelle condizioni di poter gestire la situazione”.

“Togliere l’isolamento anche per i positivi a Covid-19, ma rendere obbligatoria la quarta dose o il nuovo vaccino per tutti gli over 60”. Questa la strada proposta da Guido Bertolaso, coordinatore della campagna vaccinale anti Sars-CoV-2 in Lombardia, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ .Quelli della quarta dose “sono numeri bassi – sottolinea Bertolaso – nonostante la Lombardia sia prima in Italia”. In vista del nuovo picco atteso per settembre-ottobre avverte Bertolaso, “dovremo imparare a trattare il Covid come fosse un’influenza, anche eliminando l’obbligo di quarantena per i contagiati. Oggi il virus circola, ma non è più pericoloso come in passato. Molti di noi si sono immunizzati senza neanche saperlo, tanto che non si parla neanche più di immunità di gregge: l’abbiamo ottenuta. Allo stesso tempo imporrei il richiamo obbligatorio con quarta dose o col nuovo vaccino che avremo contro Omicron, dai 60 anni in su”.

Tuttavia, prima di dare una sforbiciata al periodo di isolamento delle persone positive al Covid – sottolinea il virologo Fabrizio Pregliasco – “dobbiamo far passare la nottata. Stringiamo i denti e aspettiamo il calo effettivo della curva di questa ondata estiva, ancora 3 o 4 settimane. Poi passata la nottata – dice all’Adnkronos Salute il docente di Igiene dell’Università Statale di Milano – via libera a una quarantena light”.

Mentre l’Oms ha lanciato l’allarme mondiale per il pericolo del vaiolo delle scimmie, altri contagi che porteranno alla necessità di nuove vaccinazioni, suggerite dall’Oms. Von der Leyen ne ha già acquistate centinaia di migliaia di dosi.

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