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Piano risparmi energetici approvato da Consiglio Ue. Italia indipendente dal gas russo già a inizio inverno 2023

. EPA/STEPHANIE LECOCQ

BRUXELLES -Il piano d’emergenza dell’Unione Europea sul gas è stato approvato in Consiglio Affari Energia questa mattina con la sola opposizione dell’Ungheria. Lo riferiscono fonti diplomatiche.Per l’approvazione del pacchetto era richiesta la maggioranza qualificata. Il voto contrario di Budapest è stato quindi ininfluente.
Secondo il testo del piano, in deroga il taglio ai consumi di gas può scendere dal -15% fino al -7%. La riduzione obbligatoria della domanda di 8 punti scatta “a condizione che gli Stati dimostrino che la loro interconnessione con altri Stati membri in capacità tecnica di esportazione rispetto al loro consumo annuale di gas nel 2021 è inferiore al 50% e che la capacità sugli interconnettori verso altri Stati membri è stata effettivamente utilizzata per il trasporto di gas a un livello di almeno il 90% fino al mese prima”, si legge nel testo.
Nel testo approvato, inoltre, c’è un riferimento al price cap che era stato proposto dall’Italia. Il riferimento è nel preambolo, nei ‘considerando’ iniziali. “In seguito alla richiesta del Consiglio europeo – si legge – la Commissione sta anche esplorando, insieme ai nostri partner internazionali, i modi per frenare l’aumento dei prezzi dell’energia, compresa la possibilità di introdurre dei tetti temporanei ai prezzi delle importazioni e di proseguire i lavori sull’ottimizzazione del funzionamento del mercato europeo dell’elettricità”, si legge nel testo, che va così incontro alle richieste italiane.

ITALIA – Il riempimento degli stock di gas dell’Italia “ha superato il 70%, stiamo andando verso il 71%, quindi direi che stiamo bene”, ha detto il ministro per la Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, intervenendo al Consiglio Affari Energia. “Entro l’inizio dell’inverno saremo quasi indipendenti dalle forniture russe ed entro l’anno prossimo la situazione sarà piuttosto sicura, senza grandi dipendenze dalla Russia. Anzi, senza alcuna dipendenza dalla Russia”, ha assicurato Cingolani.
Con i numeri e le regole stabilite” a livello Ue, “noi dovremmo risparmiare circa il 7% rispetto alla media” ponderata “annuale degli ultimi cinque anni”. ha detto ancora Cingolani commentando l’intesa raggiunta tra i ministri europei. “Quando abbiamo fatto il piano di differenziazione del gas spostando i 30 miliardi di metri cubi russi su altri fornitori abbiamo già previsto un risparmio che è uguale o superiore a questo numero. Le nostre azioni sono già compatibili con questo piano, per cui ci riteniamo soddisfatti”, ha sottolineato.


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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