Wembley: le ragazze inglesi trionfano nell’Europeo. Battuta (2-1) la Germania


LONDRA – E’ trionfo a Wembley per la nazionale femminile dell’Inghilterra, che sale per la prima volta e al terzo tentativo sul trono d’Europa, battendo 2-1 l’arcirivale Germania dopo i tempi supplementari.
Sugli spalti ad incitarle 87.129 spettatori – record per una finale continentale, anche maschile secondo la stessa Uefa -. Le Leonesse in bianco non hanno tradite, conquistando un trofeo per il calcio inglese 56 anni dopo lo storico mondiale vinto proprio sull’allora Germania Ovest.
I complimenti anche dalla regina Elisabetta II. “La vittoria dell’Inghilterra negli Europei di calcio femminile “sarà fonte d’ispirazione per le ragazze e le donne di oggi e per le future generazioni”. Il commento è della Regina Elisabetta, come riferisce una nota da Buckingham Palace. “Il vostro successo – continua la Regina – va al di là del trofeo che avete conquistato con merito. Voi d’ora in poi sarete prese a modello, e un esempio per le donne di oggi e delle future generazioni”.
Dopo un primo tempo di studio e senza grandi occasioni, è stata Ella Toone, attaccante del Manchester United, che con un pregevole pallonetto al 21′ ha premiato un lancio chirurgico di Keira Walsh, nominata alla fine Mvp. L’entusiasmo dei tifosi è durato un quarto d’ora, perché la Germania, pur privata all’ultimo minuto della sua attaccante più prolifica, Alex Popp, ha reagito con decisione allo svantaggio e dopo aver colpito un palo al 34′ ha pareggiato con Lina Magull.
Nel secondo dei tempi supplementari, al 6′, è arrivata la rete decisiva di Chloe Kelly, 24enne punta del City, che nell’entusiasmo si è tolta la maglia e ha corso per tutto il campo prima di essere placcata e rivestita dalle compagne. Inevitabile l’ammonizione, ma a quel punto anche il successo per l’Inghilterra, che ha controllato senza difficoltà gli ultimi tentativo delle avversarie.
Poi la premiazione con il Principe William, presidente onorario della Federcalcio inglese, visibilmente felice anche lui e prodigo di complimenti per le giocatrici, molte delle quali non hanno resistito e hanno ‘osato’ abbracciarlo.
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