Ex Gkn: nuovi investitori disertano tavolo ministeriale. Reazioni negative di sindacati e rsu
ROMA – “Il ministero dello Sviluppo economico ci ha informato che purtroppo all’incontro convocato in sede istituzionale con QF non si sono presentati i presunti nuovi investitori, indicati da Borgomeo come membri di un consorzio potenzialmente legato al progetto di reindustrializzazione dello stabilimento ex GKN, oggi QF”.
Lo riferiscono Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm, e Davide Materazzi, segretario della Uilm di Firenze.
“Gia’ la forma consortile – cimentano Ficco e Materazzi – ci aveva lasciati molto perplessi, giacché si tratta di una figura giuridica per molti versi sfuggente, a iniziare dal fatto che non può rivestire il ruolo di datore di lavoro. Inoltre i dubbi erano accresciuti dal tenore a nostro avviso ambiguo delle notizie stampa, che non chiarivano se e in che modo i soggetti del suddetto consorzio sarebbero stati davvero interessati a investire per il rilancio della ex GKN. Conferma drammaticamente i nostri dubbi il fatto che tali presunti nuovi investitori, che secondo una certa prospettazione dovrebbero affiancare la QF di Borgomeo, oggi non abbiano partecipato all’incontro ministeriale.
E si badi che il ministero dello Sviluppo economico ha tenuto due incontri separati, uno con la parte datoriale ed un altro con noi, proprio al fine di togliere alibi a chiunque nel sottrarsi al confronto”.
“Il ministero dello Sviluppo economico – concludono Ficco e Materazzi – ha detto di essere pronto a contattare direttamente i presunti nuovi investitori. Speriamo che lo faccia molto rapidamente, per appurare se siamo dinanzi a un colossale e dolorosissimo bluff. In ogni caso occorre mettere QF dinanzi alle proprie responsabilità, giacché Borgomeo a più riprese ha ripetuto di essere lui il soggetto reindustrializzatore. Il prossimo incontro dovrebbe tenersi al MiSe il 31 agosto”.
La prossima riunione del tavolo del Mise, fissata per il 31 agosto, “rappresenta l’ultima chiamata” per la reindustrializzazione della ex-Gkn di Campi Bisenzio (Firenze). Lo scrive in una nota la Rsu, secondo cui
“siamo all’ultimo giro, dopo il quale l’assemblea permanente dovrà decidere se e come tornare a mobilitare l’intero territorio. Il collettivo di fabbrica e questo territorio non sono né raggirabili, né ricattabili”.
Secondo la Rsu “il tavolo istituzionale è ormai a un’impasse e lo è interamente per responsabilità aziendale, perché invece di addivenire a una discussione seria – si legge nella nota – e fornire tutti gli elementi di trasparenza e chiarezza, Borgomeo prova a scaricare su lavoratori e istituzioni le proprie responsabilità, dichiarando che le difficoltà a ottenere la cassa integrazione e la presunta inagibilità dello
stabilimento sarebbero motivi bloccanti. Di fatto siamo al tentativo di ottenere cassa integrazione e smantellamento dello stabilimento sotto pressione emotiva e ricatto”.