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Zelensky: “Negoziato impossibile se i russi processano i patrioti ucraini di Mariupol”

Il presidente ucraino Zelensky (Foto ANSA)

KIEV – Volodymir Zelensky vede ancora ostacoli all’apertura dei negoziati con la Russia. “Se i russi processeranno i prigionieri ucraini a Mariupol, qualsiasi negoziato con la Federazione Russa sarà impossibile”, ha detto il presidente ucraino nel consueto intervento serale, citato da Ukrainska Pravda. Gli ucraini dovrebbero essere considerati prigionieri di guerra, protetti dalla convenzione di Ginevra. Ma lo stesso dovrebbe accadere ovviamente per i prigionieri russi processati in Ucraina.

Per Zelensky “ci sono notizie nei media secondo le quali a Mariupol si sta preparando lo scenario per un processo assolutamente disgustoso e assurdo contro i difensori ucraini – i nostri soldati che sono prigionieri degli occupanti. Non importa cosa pensino gli occupanti, qualunque cosa pianifichino, la reazione del nostro Stato sarà assolutamente chiara. Se ci sarà questo spregevole tribunale, se la nostra gente verrà portata in questi contesti in violazione di tutti gli accordi e delle regole internazionali, questa sarà la linea oltre la quale qualsiasi negoziato sarà impossibile. Non ci saranno più colloqui. L’Ucraina non tollererà la presa in giro di persone di cui si può dire solo una cosa: sono eroi della loro Patria e hanno difeso la libertà del loro popolo dagli invasori”.
Secondo fonti dell’intelligence ucraina i russi intendono copiare il formato del Tribunale di Norimberga durante il processo ai prigionieri ucraini (tra cui quelli del battaglione Azov), considerati alla stregua di ‘nazisti’, la cui prima fase si dovrebbe tenere a Mariupol. Il processo si potrebbe tenere in molte località, aggiungono le fonti, tra cui Kherson, altra città occupata.

Intanto la vicepremier ucraina detta le condizioni per l’adesione del Paese alla Ue. L’Ucraina vuole “chiarezza politica” dai leader dell’UE entro la fine di quest’anno sull’adesione al blocco. Lo ha detto la vicepremier ucraina Olha Stefanishyna che detiene la delega all’integrazione europea scrive il Kyiv
Independent. La vicepremier ha affermato che il Paese ha già tenuto fede al 70% dei suoi obblighi per l’adesione all’Ue: “Dobbiamo capire quanto sarà lungo e difficile il nostro percorso verso l’adesione
all’UE””, ha affermato Stefanishyna. L’Ue ha concesso all’Ucraina lo status di candidato il 23 giugno, il primo passo verso l’adesione a tutti gli effetti, ma evidentemente l’Ucraina non accetta di seguire le regole comuni ad altri Stati candidati e vuole accelerare i tempi.

RUSSIA – Gennady Gatilov, rappresentante della Russia presso l’Onu a Ginevra, ricorda che “Mosca e Kiev, sono state molto vicine ad un accordo durante i negoziati di aprile, ma gli Stati Uniti e la Nato hanno spinto l’Ucraina ad abbandonare i colloqui. Ora non vedo alcuna possibilità di contatti diplomatici. E più il conflitto va avanti, più difficile sarà trovare una soluzione diplomatica”. In un’intervista al Financial Times, Gatilov esclude colloqui diretti tra Putin e Zelensky e afferma che Mosca si aspetta un conflitto prolungato.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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