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Crisi energetica: Bonomi rilancia allarme, chiede al governo d’intervenire
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ROMA – Nuovo allarme costo e rifornimento energia da Confindustria. “Nel caso la Russia sospendesse completamente l’invio di gas, avremmo un buco di 4 miliardi di metri cubi, che resterebbe scoperto anche dagli stoccaggi nazionali al 90%, e quindi se dovessero mancare quei 4 miliardi e fossero tutti incidenti sull’industria, vorrebbe dire spegnere quasi un quinto dell’industria italiana“.
Così il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, a Rtl 102.5: “Motivo per cui dobbiamo pensare, scenario peggiore, ad una strategia di razionamento”, con “una scelta politica su cui chiediamo grande responsabilità perché spegnere il sistema industriale significa mettere a rischio migliaia di imprese e posti”.
“Quello che noi stiamo affrontando è un terremoto economico – aggiunge – il governo può e deve intervenire, non possiamo aspettare due mesi per l’arrivo del nuovo governo” per affrontare “un problema di questa dimensione, che vuole dire mettere a rischio il sistema industriale italiano, mettere a rischio il reddito e l’occupazione delle famiglie” aggiunge Bonomi, parlando tra l’altro dell’impatto della crisi energetica.
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