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Ravenna per Dante e 2021 + 1: gli eventi per celebrare il Sommo Poeta nella ricorrenza della morte

La tomba di Dante a Ravenna

FIRENZE – Il 2021, col suo 700° anniversario dalla morte di Dante, è passato, ma non si smette di celebrare il sommo poeta a metà settembre, quando lasciò prematuramente questa terra, a Ravenna domenica 11 settembre c’è, come di consueto, Ravenna per Dante, che nella città che fu il suo ultimo rifugio riunisce istituzioni, studiosi, luoghi, artisti e pubblici. La tradizionale celebrazione della morte dell’autore della Divina Commedia nel luogo della sua sepoltura, che si svolge la seconda domenica di settembre, in questi ultimi anni e soprattutto in occasione del centenario del 2021 ha assunto il valore di un abbraccio civile e morale delle città e dei territori italiani, un invito a sollevare lo sguardo verso gli ideali alti, postura preziosa in questi tempi difficili del nostro vivere insieme. Si inizierà la mattina con l’omaggio dei cittadini e delle cittadine insieme ai sindaci d’Italia e in particolare delle tre città dantesche Ravenna, Firenze e Verona, che convengono, con i gonfaloni, a Ravenna a partire dalle ore 10 davanti alla Tomba di Dante. Il programma della giornata, spiega una nota del Comune, è il frutto di un dialogo profondo che le istituzioni hanno con le energie creative e culturali del territorio, con coloro che a diverso titolo custodiscono la memoria del poeta e con studiosi e scrittori che sanno abitare la complessità del testo dantesco. Per questo, a momenti incastonati in una tradizione centenaria, si alterneranno i nuovi linguaggi del teatro, della poesia e della partecipazione civile. In rete il programma completo.

Ma non è finita qui; sempre a Ravenna, dal 14 al 17 settembre, c’è Dante 2021 + 1, estensione delle celebrazioni del 700° anniversario che l’anno scorso sono state dimezzate dalle misure antipandemia; si recupera dunque estendendo il centenario a tutto il 2022; diretto fin dagli esordi da Domenico De Martino, con il sostegno della direzione scientifica dell’Accademia della Crusca, il festival raggiunge la sua XI edizione. Il titolo scelto per quest’anno è«per quella pace / ch’i’ credo che per voi tutti s’aspetti »(Purgatorio III, vv. 74-75). Ci trasporta ai piedi della montagna del Purgatorio con gli occhi rivolti alla cima, ma soprattutto a quella pace che, oggi più che mai, è l’orizzonte e il desiderio di ognuno.

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