Skip to main content
Admin Ajax.php?action=kernel&p=image&src=%7B%22file%22%3A%22wp Content%2Fuploads%2F2021%2F05%2Fdi Maio

Elezioni 2022: grandi esclusi e new entry. Eletti Rita Dalla Chiesa, Lotito, Andrea Crisanti. A casa Di Maio e la Bonino. “Ripescato” Cottarelli

Di Maio
Luigi Di Maio (EPA/STR)

ROMA – A risultati ancora “caldi” ecco l’elenco di chi vince e chi perde. Ossia chi ritona in Parlamento, o ci arriva per la prima volta e chi, complice il taglio delle poltrone, va a casa. Silvio Berlusconi torna al Senato, Luigi Di Maio fuori dalla Camera, Ilaria Cucchi, Claudio Lotito, Rita Dalla Chiesa e Andrea Crisanti al debutto in Parlamento. Si inizia con un grande ritorno, quello del leader di Forza Italia a palazzo Madama. Il Cav ottiene il seggio Lombardia U06, quello di Monza, conquistando oltre il 50% dei voti espressi nell’intero collegio. Per lui si prla della presidenza del Senato. Vedremo.

Ad uscire di scena c’è invece la ormai ex senatrice Emma Bonino, battuta insieme a Carlo Calenda nel collegio uninominale di Roma centro dall’esponente di FdI Lavinia Mennuni. Tra i grandi esclusi della XIX legislatura che si appresta ad aprirsi il ministro degli Esteri e fondatore di Impegno Civico, Luigi Di Maio, sconfitto nel collegio uninominale di Napoli-Fuorigrotta dall’ex compagno di partito ed ex ministro dell’Ambiente M5S, Sergio Costa. Terza, nello stesso collegio, Maria Rosaria Rossi (centrodestra) e solo quarta la ministra per il Sud, Mara Carfagna, candidata del Terzo polo (eletta però nel collegio proporzionale della Puglia).

Fuori dal Parlamento anche tutti gli altri esponenti di Ic, a livello nazionale fermo sotto l’1%, come Vincenzo Spadafora, Lucia Azzolina e Manlio Di Stefano. Unico a spuntarla Bruno Tabacci, politico di lungo corso e sottosegretario uscente alla Presidenza del Consiglio, eletto nel collegio uninominale della Camera Lombardia 1 (Milano). Forte la delusione per Di Maio: “Non ci sono se, ma o scuse da accampare. Abbiamo perso. Gli Italiani – ammette – non hanno considerato abbastanza maturo e valido il nostro progetto politico. E su questo la nostra comunità dovrà aprire una riflessione”.

Tra le forze politiche che non raggiungono la soglia del 3% anche ItalExit e Unione popolare: nessun seggio, dunque, né per Gianluigi Paragone – eletto al Senato nel 2018 con i 5 Stelle e poi espulso dal Movimento – né per l’ex magistrato ed ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Poco sotto il 3% anche +Europa, che però annuncia richiesta di riconteggio.

Manca la riconferma il senatore leghista Simone Pillon: “Il mio seggio non è scattato – spiega – ma io non mi arrendo. Resto a disposizione della Lega e del centrodestra e continuerò a difendere la vita, la famiglia e i valori cristiani dove e come Dio vorrà”. Mentre a Palazzo Madama debutta Ilaria Cucchi, attivista e sorella di Stefano, il giovane ucciso a Roma nel 2009 mentre era in custodia cautelare, eletta con il 40% nel collegio uninominale di Firenze sotto il simbolo Alleanza Verdi Sinistra. La spunta anche il compagno di lista e sindacalista, Aboubakar Soumahoro, fermo in seconda posizione dopo Daniela Dondi (centrodestra) nel collegio uninominale di Modena ma ripescato nel proporzionale.

Centra l’obiettivo anche il presidente della Lazio Claudio Lotito, eletto all’uninominale per il Senato in Molise sotto il simbolo di Forza Italia. Lato centrosinistra, Pier Ferdinando Casini, candidato a Montecitorio, batte all’uninominale Vittorio Sgarbi (centrodestra) nel ‘fortino’ rosso di Bologna. Salvo l’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti, questa volta in corsa per FdI, battuto dal segretario di +Europa Benedetto Della Vedova nel collegio uninominale di Milano per la Camera ma ‘ripescato’ nel proporzionale. Per +Europa, invece, l’unico altro rieletto è Riccardo Magi a Torino.

Diventa senatore Andrea Crisanti candidato come capolista del centrosinistra nella circoscrizione estero per il Senato. “Non ho mai fatto una campagna elettorale prima d’ora, sono soddisfatto di un risultato elevatissimo che non mi aspettavo”, commenta il virologo a LaPresse, diventato noto durante la pandemia. Tra i big del Pd, perdono il posto in Parlamento Emanuele Fiano – battuto da Isabella Rauti di FdI nel collegio uninominale di Sesto San Giovanni, l’ormai ex Stalingrado d’Italia – Andrea Marcucci, Stefano Ceccanti, Filippo Sensi e Monica Cirinnà. Fuori anche l’ex ministra di Iv, Teresa Bellanova.

Resta in Senato, invece, la presidente Maria Elisabetta Casellati. Dalla tv a Montecitorio la conduttrice di Mediaset Rita Dalla Chiesa, candidata azzurra ed eletta deputata in Puglia. Risultato negativo per l’economista Carlo Cottarelli, candidato per il Pd al Senato nel collegio uninominale di Cremona, dove però prevale la pasionaria di Fratelli d’Italia Daniela Santanché. L’ex ‘mr. spending review’ si salva però grazie al proporzionale.


Gatto

Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741
FirenzepostAMP