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Standard & Poor’s: “Nuovo governo dovrà far fronte a scelte difficili”. Prevede lieve recessione

ROMA – Il nuovo governo italiano si trova davanti a “scelte difficili” nell’ambito della recessione
europea e l’elevato debito. Lo afferma S&P Global Ratings mettendo in evidenza lo spazio di manovra di bilancio “limitato” per l’Italia fra un debito che dovrebbe attestarsi alla fine del 2022 poco sotto il 138% e un deficit previsto quest’anno al 6,3%. “Nonostante questo non anticipiamo imminenti rischi di bilancio dalla transizione al nuovo governo”, osserva S&P prevedendo una “recessione lieve” per il Belpaese nel 2023 con il pil calo dello 0,1%. Per il 2024 e’ previsto un pil in crescita dell’1,5%.

“Cruciale per la ripresa economica (e indirettamente per i conti pubblici) nel 2023 e nel 2024 sara’ se il nuovo governo attuera’ le riforme del Pnrr che consentiranno” lo stanziamento degli altri fondi europei.
“Durante la campagna elettorale la leader di Fratelli d’Italia ha indicato un interesse nella revisione degli impegni” assunti: “dal nostro punto di vista – osserva S&P – ogni riapertura causerebbe un ritardo” nello stanziamento e “aumenterebbe l’incertezza sulle prospettive economiche”.

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