Muri antimigranti: la Finlandia ne costruirà uno al confine con la Russia
ROMA – Mentre in Italia sembrano cessate le polemiche per l’ipotesi di blocco navale per fermare l’afflusso enorme di clandestini accolti dal governo, in Europa continuano le polemiche e le iniziative per la costruzione di veri e propri muri antimigranti ai confini degli Stati.
Così è avvenuto per la Grecia, per i Balcani, per la Croazia, per la Bielorussia e per l’Ungheria, In passato anche per la Spagna, nell’enclave di Ceuta e Melilla. Fuori dall’Europa per il muro progettato e iniziato da Trumjp ai confini con il Messico e ereditato da Biden.
Adesso si fa avanti anche Sanna Marin, la giovane premier finlandese. La Finlandia ha fatto un altro passo verso la costruzione di un muro lungo il confine con la Russia. Nell’ultima seduta parlamentare, a Helsinki, è stato dato il via libera all’installazione di una barriera dotata di filo spinato (dopo l’approvazione di una legge apposita dello scorso 7 luglio) ed è stato anche introdotto un limite alle richieste di asilo.
Una mossa mirata per fermare le possibili migrazioni russe nel territorio finlandese e che, sostiene la prima ministra, serve a dare una risposta convincente alle preoccupazioni dell’opinione pubblica dopo l’intensificazione a febbraio della guerra in Ucraina.
Per la costruzione del muro, Sanna Marin ha sottolineato la presenza di un “ampio sostegno” da parte del parlamento. “Vogliamo assicurarci di avere un supporto sufficiente – ha detto il capo del governo – affinché la nostra forza di guardia di frontiera esegua un controllo dei confini efficace e appropriato. Si tratta di garantire un’adeguata sorveglianza del confine orientale della Finlandia in futuro. Inoltre – ha concluso Marin – dobbiamo essere preparati a qualsiasi situazione di disturbo“.
Il confine tra la parte orientale della Finlandia e quella nord-occidentale della Russia ha una lunghezza di 1.340 chilometri. La maggior parte del traffico di frontiera arriverebbe nella zona sud-est, dove la Finlandia vorrebbe costruire la sezione principale della recinzione, che impedirebbe così il passaggio ai russi. La divisione, che quindi non coprirebbe l’intero confine ma solo la parte considerata più a rischio (almeno all’inizio), richiederebbe quattro anni di lavoro, secondo le prime stime.