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Fiorentina beffata (3-4) dall’Inter. Errore fatale di Venuti dopo le prodezze di Ikonè e Jovic. E anche l’arbitro sbaglia troppo. Pagelle

Cabral esulta dopo aver battutto il rigore che porta la Fiorentina sull’1 a 2 contro l’Inter (foto Violachannel)

FIRENZE – Beffata al 96′, la Fiorentina. Dopo aver rimontato due volte, prima dallo zero due al due a due, quindi dal 2-3 al 3-3, lascia i tre punti all’Inter per un rimpallo malefico di Venuti che sbatte addosso a Mkhitaryan e regala all’Inter il quarto gol. Basterebbe questo per recriminare, ma bisogna aggiungere che quell’ultima azione era, secondo me, viziata da un fallo netto di Dzeko ai danni di Milenkovic a metà campo. Valeri non ha fischiato, il pallone è arrivato in area per la frittata venutiana. Lollo è un bravo ragazzo, ma la maglia viola gli sta decisamente larga… E torno subito all’arbitro: a mio parere anche il rigore assegnato all’Inter è molto dubbio. Terracciano esce e prende la sfera prima di venire a contatto con Lautaro. Fiorentina ingiustamente beffata, questo è certo. Ma bisogna aggiungere un primo tempo viola imbarazzante, dove l’Inter è andata a segno due volte affondando nel burro di una difesa fragilissima in una Fiorentina colpevolmente sbilanciata. Poi il rigore trasformato da Cabral prima del riposo. Nella ripresa Fiorentina gagliarda, che raggiunge il pari con un gol stratosferico di Ikonè su lancio spettacolare di Kouamè. Ecco, Christian è stato ancora una volta migliore dei viola. Così com’è stato bravo Jovic a segnare, con una gran girata al volo, il gol del tre a tre. Quindi applausi alla Fiorentina per la reazione. Ma, ancora una volta, voto negativo a Italiano per quella tattica aggressiva che spiana autostrade alle ripartenze avversarie. Ripeto: la sconfitta è ingiusta. Ma Italiano deve rivedere i suoi piani. Perchè ora la situazione della Fiorentina comincia ad essere davvero preoccupante. La società se la rifà con l’arbitro, anche con un po’ di ragione. Ma serve una scossa. Nelle prossime partite con Spezia e Sampdoria la Fiorentina non potrà sbagliare nulla. In caso contrario precipiterebbe in classifica. Riuscirà finalmente a vincere? Italiano ripensi agli errori. E li corregga.

INCENDIO – Franchi pieno, coreografia in curva Fiesole. Con tanto di principio d’incendio poco dopo il fischio d’inizio. Italiano sceglie Cabral davanti, in mezzo a Kouamè e Gonzalez. Filippo Inzaghi schiera Correa al fianco di Lautaro. Pronti via e Biraghi sbaglia un appoggio e costringe Terracciano a un’uscita riparatrice.

BARELLA – Ma è solo il preludio: passano pochi secondi e l’Inter va in vantaggio, grazie a una difesa sbilanciata che commette errori sanguinosi in serie. Lautaro sfodera la giocata geniale, di tacco libera Barella al centro che s’imbuca e batte Terracciano in diangonale. Ma come si fa, mi chiedo, a offrire il vantaggio all’Inter su un piatto d’argento? Come ha preparato la partita Italiano?

GONZALEZ – Sull’allenatore piove un’altra tegola all’8′. Gonzalez chiede di uscire: riacutizzarsi della tallonite? Italiano abbassa la testa sconsolato. Entra Ikonè. La Fiorentina cerca di rfeagire, attaccando a testa bassa. Al 10′ è proprio Ikonè a farsi vivo con una conclusione violenta che sfiora la traversa.

LAUTARO I – Ma è troppo fragile, la Fiorentina, sia a centrocampo che in difesa. Al 15′, dopo il nuovo errore viola in fase d’impostazione, Lautaro parte da solo, finta il tiro mettendo fuori combattimento mezza difesa e infila ancora Terracciano con un a saetta imprendibile. Due a zero. Il Franchi è smarrito come la squadra. Solo la curva Fiesole continua a cantare, con ammirevole passione. Una passione non ricambiata, purtroppo, dalla squadra in campo.

CABRAL – Inzaghi, come Sarri, fa arrembare la Fiorentina fino a tre quarti. Poi chiude ogni corridoio e riparte con la corsa di Darmian e Barella, sostenuta dalla qualità di Mkhitaryan e Calhanoglu. Con Di Marco pronto a schizzar via sinistra. Al 29′ spunto viola con Bonaventura che tiro e manda fuori, ma c’è un contatto con Di Marco. Il nerazzurro colpisce Jack con un calcio. Interviene il Var. Valeri va al monitor e concede il rigore alla Fiorentina. Va Cabral sul dischetto. Spiazza Onana e dimezza lo svantaggio. Ci voleva!

GIALLI – Finiscono sul taccuino dell’arbitro prima Bonaventura e Acerbi. Quindi Dodò per un fallo su Acerbi. Al 42′ Mkkhitaryan stende Kouamè ma per l’arbitro è solo punizione. Che Biraghi manda di poco sopra la traversa. Tre minuti di recupero prima del riposo. Ma l’Inter controlla bene e la Fiorentina non riparte. E va al riposo sotto di un gol ma soprattutto dopo aver commesso una serie spaventosa di errori. Squadra fragile in difesa e con i soliti problemi davanti. Il rigore, giusto, aiuta, ma non basta.

DUNCAN – In avvio si ripresa, Fiorentina ancora in avanti con tanti uomini, alla maniera di Italiano. Il primo assalto si conclude con un tiro debole, in diagonale, di Kouamè, che Onana para senza difficoltà. Ripartenza Inter, Dimarco ruba il tempo a Dodò e Terracciano rimedia in angolo. Sul tiro dalla bandierina s’inserisce Lautaro, di testa che manda alto di qualche centimetro. Italiano fa come i generali del ‘900 che prediligevano l’assalto alla baionetta: toglie Duncan e manda in campo Jovic. Tutti all’attacco. Aumenta il carico di lavoro per il centrocampo. Amrabat deve stendere Barella con un fallo evitabile e si prende il giallo.

IKONE’ – Ripartenza di Milenkovic da metà campo (12′) Kouamè, filtrante al centro dove arriva a buttarla dentro. Ma il pareggio non tarda: al 15′ Kouamè recupera il pallone nella tre quarti viola e inventa una giocata geniale con un traversone di una trentina di metri, da sinistra a destra, dove pesca Ikonè che scatta benissimo, entra in area e lascia partire un tiro a spiovere, la colombella di una volta, che finisce nel sette, a destra della porta di Onana. Due a due. Primo gol di Ikonè in campionato. Grande rimonta. Chapeau.

LAUTARO II – Al 21′ grande occasione di Barella che va via in campo aperto, ma Terracciano para. Inzaghi toglie Correa, piuttosto in ombra, e inserisce Dzeko. Poi fa altri tre cambi: in campo Dumfries e Gosens per Dimarco e Darmian. Al 25′ Terracciano esce su Lautaro che va giù. Forse il portiere prende il pallone. Nuovo intervento del Var. Valeri va per la seconda volta al monitor e assegna il rigore all’Inter. Lautaro sul dischetto: pallone alla sinistra di Terracciano. Inter ancora in vantaggio. Il problema? La difesa fragile e la vocazione offensiva di Italiano. La squadra si scopre troppo.

MILENKOVIC – La dimostrazione plastica di quel che ho appena scritto arfriva al 34′: Milenkovic sbaglia e deve spendere il cartellino per fermare Dzeko. Buono spunto di Cabral (37′) che da sinistra serve Kouamè: Christian lascia partire un diagonale che sfiora la base del secondo palo, a destra di Onana. Quindi Italiano fa tre cambi: fuori Biraghi, Dodò e Amrabat. In campo Terzic, Venuti e Barak. Inzaghi si chiude: toglie Lautaro e inserendo Bellanova. Giallo per Dumfries che stende Kouamè.

JOVIC – Fiorentina all’assalto. Inter chiusa in area. E proprio al 45′ della ripresa arriva il miracolo. Su angolo per i viola, Milenkovic fa sponda e Jovic, con una splendida girata al volo, la mette dentro E’ il 3-3! Gran gol del serbo. E’ il secondo in campionato.

MKHITARYAN – Ma negli ultimi istanti di recupero arriva la beffa. Dzeko commette un fallo netto su Milenkovic a metà campo, Valeri è lì ma non fischia. Pallone in area, Venuti sbaglia il rinvio, colpisce il Mkhitaryan che la mette dentro quasi inconsapevolmente. Il Franchi esplode di rabbia. I viola assediano l’arbitro, ma non c’è niente da fare. L’Inter vince una partita rocambolesca. Las Fiorentina perde ancora. Immeritatamente, è vero. Ma per la classifica tutto questo non conta.

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Sandro Bennucci

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