Firenze: al Saloncino del Teatro della Pergola Israel Galván danza De Falla e Stravinsky

FIRENZE – Da mercoledì 9 a sabato 12 novembre, Israel Galván, il più importante interprete di flamenco del momento, debutta in prima nazionale al Saloncino Paolo Poli del Teatro della Pergola (via della Pergola 30, Firenze) con un programma che prevede, nella stessa serata, El Amor Brujo, una sua versione del classico di Manuel de Falla, e Le Sacre du Printemps (La Sagra della Primavera) di Igor Stravinsky. Entrambe le composizioni sono eseguite dal vivo al pianoforte da Daria van den Bercken, Gerard Bouwhuis, e dal mezzosoprano Barbara Kozelj. Coreografo e bailaor, Galván si distingue per proporre un proprio linguaggio espressivo, non solo come ballerino, ma anche come creatore scenico: un linguaggio finora sconosciuto nel ballo flamenco, basato su frammentazioni, mescolanze e somme di gesti. Nato a Siviglia, in Spagna, da José Galván ed Eugenia de los Reyes, entrambi danzatori, Israel Galván è creatore di uno stile virtuoso e innovatore, gioca in questa dicotomia, in uno straordinario equilibrio tra il flamenco di oggi e il suo incredibile passato. Spiega Israel Galván: «Presenterò per la prima volta uno spettacolo che desideravo realizzare da tempo: un doppio programma di due capolavori del XX secolo. O, per meglio dire, due opere che alla prima esecuzione furono un vero disastro e che ora sono considerate dei capolavori. Poiché entrambe le composizioni durano circa 35 minuti, ho sempre presentato El Amor Brujo e Le Sacre du Printemps come si fa molte volte, aggiungendo una seconda parte per completare la serata. Eppure ho sempre desiderato danzare questi due maestri nella stessa serata. È nota – prosegue Galván – l’amicizia dei due e l’ammirazione che avevano l’uno per l’altro. De Falla era presente alla prima de Le Sacre, si dedicarono partiture a vicenda e si scambiarono i ritratti che Picasso dipinse. Igor Stravinskij – che ammirava il canto andaluso – disse del flamenco che è essenzialmente “un’arte compositiva classica”. De Falla si nutrì dell’ispirazione popolare del flamenco e dell’audacia modernista. Il modello di appropriazione culturale che De Falla citava nei suoi scritti era in qualche modo russo, compreso il “primitivismo” di Stravinskij in musiche come La Sagra della Primavera. De Falla era un compositore forse meno “ter- reno”. Tuttavia, ha sottolineato le radici “primitive” e “orientali” del flamenco. In definitiva, mi ha sempre interessato questo viaggio dal fallimento al successo. Stravinsky è stato un maestro per me nel flamenco grazie al suo ritmo percussivo e la coreografia di Nijinsky con i colpi a terra hanno sempre ispirato il mio lavoro. Ho ballato la versione classica de El Amor Brujo – conclude Galván – quando ero in compagnia con Mario Maya, ma ho iniziato a guardarlo veramente quando Kazuo Ohno, il maestro del Butoh, ha creato una coreografia in omaggio a La Argentina, considerata la bailaora pioniera che portò la danza flamenca dal tablao ai più grandi palcoscenici del mondo e che, dieci anni dopo la difficile prima mondiale con Pastora Imperio, ballò con gran successo El Amor Brujo.»
Teatro della Pergola – Saloncino ‘Paolo Poli’
Da mercoledì 9 a sabato 12 novembre (mercoledì, venerdì, sabato, ore 21; giovedì, ore 19)
Prima Nazionale
ISRAEL GALVÁN in El Amor Brujo di Manuel De Falla (1915) e Le Sacre Du Printemps di Igor Stravinskij (1913); coreografia e danza Israel Galván con Eduarda de los Reyes (El Amor Brujo), Israel Galvan (Le Sacre du Printemps), pianoforte Daria van den Bercken e Gerard Bouwhuis, mezzosoprano Barbara Kozelj costumi Micol Notarianni direzione tecnica e suono Pedro León luci Ruben Camacho direzione di scena Balbi Parra produzione IGalván Company coproduzione (El Amor Brujo) Teatros del Canal, Festival de Jerez, Dansa Quinzena Metropolitana, Maison de la musique de Nanterre, Scène conventionée, MA scène nationale – Pays de Montbéliard e Teatro della Pergola / Fondazione Teatro della Toscana con la collaborazione di Ajuntament de La Rinconada, Scène conventionée pour les arts de la marionnette, Oloron-Sainte-Marie (Le Sacre du Printemps) Théâtre de la Ville – Paris, Sadler’s Wells – London, Mû-Lausanne, Théâtre de Nîmes, Scène conventionnée d’intérêt national, Teatro della Pergola / Fondazione Teatro della Toscana – Florence, MA scène nationale – Pays de Montbéliard, Théâtre de Vidy-Lausanne con il supporto di INAEM-Instituto Nacional de las Artes Escénicas y de la Música, La Loterie Romande, Pro Helvetia, Fondation suisse pour la culture du Canton de Vaud, Fondation Leenaards, Flamenco Biënnale Nederland
Durata: 70’, atto unico.
