Skip to main content
Antonio Tajani

Migranti, Tajani: “Fermezza paga. Ora accordo Ue per la ricollocazione, aggiornando patto Dublino”

Antonio Tajani:

ROMA – Sulla crisi dei migranti “non c’è nessun conflitto con l’Europa: noi pure siamo Europa. E molti
paesi hanno il nostro problema”, sottolinea il ministro degli esteri Antonio Tajani in un’intervista a QN. “Lunedì prossimo, al consiglio Affari esteri, porrò ai miei colleghi il tema dell’immigrazione. Come ha scritto anche Frontex, l’Agenzia europea della vigilanza dei confini, c’è una strategia chiara. Non siamo di fronte a persone che sono in difficoltà in mare perché hanno fatto naufragio, ma a viaggi organizzati. Spesso i trafficanti partono quando sanno che c’è una Ong in giro: non è più soccorso ma una sorta di servizio taxi fatto per sfruttare la disperazione delle persone”.

“L’Italia chiede all’Europa un accordo per stabilire, in base alla popolazione, come vengono ricollocati nei vari paesi i migranti che hanno diritto all’asilo, con un aggiornamento dell’accordo di Dublino. Se non ci aiutano ad arginare il flusso dei migranti, l’Italia con i suoi 7mila chilometri di coste si troverà in difficoltà. Bisogna anche intervenire a monte, cominciando dall’Africa, dove serve un piano Marshall di 100miliardi per combattere povertà, malattie, terrorismo e guerre in modo da impedire la fuga di chi nasce lì. Quindi bisogna fare accordi con i paesi del Nord Africa per bloccare le partenze e fermare i trafficanti, distruggendo i motori delle loro barche. E poi serve una politica ad hoc per i Balcani altra rotta di
immigrazione per il Mediterraneo, per non parlare dell’Ucraina e dei suoi profughi. Insomma, i problemi vanno risolti alla radice”, conclude Tajani.

europa, migranti, redistribuzione, trafficanti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Time limit is exhausted. Please reload the CAPTCHA.

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741