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Abusi sessuali su minori: in crescita nel 2022. Il rapporto della polizia

Pokizia

ROMA – Nel primo semestre 2022, pur essendoci una complessiva diminuzione dei reati commessi, che si attesta intorno al 10%, i delitti di abuso dei mezzi di correzione o di disciplina, violenza sessuale e violenza sessuale aggravata commessa presso istituti di istruzione subiscono invece un aumento. E’ quanto emerge da una analisi del Servizio Analisi Criminale (Direzione Centrale della Polizia Criminale)
sull’andamento dei reati riconducibili alla violenza nei confronti dei minori.
Nello stesso arco temporale, per la maggioranza dei reati presi in esame, diminuisce il numero delle vittime, la cui maggioranza, di genere femminile, si attesta nella fascia di età infraquattordicenne.

Le segnalazioni a carico di autori noti, in maggioranza di genere maschile, riguardano principalmente la
fascia d’età compresa tra i 35 e i 64 anni. Inoltre, nell’approfondimento sulla cosiddetta “frontiera del
mondo virtuale”, si è evidenziato, anche grazie al contributo fornito dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, un notevole incremento dei casi trattati, nel biennio 2020/2021, in materia di adescamento online, cyberbullismo e sextorsion.

Nel medesimo periodo risultano, inoltre, aumentati i reati commessi del cosiddetto revenge porn, ovvero la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti.
Tra i dati più significativi che emergono dall’analisi quello sulla violenza sessuale aggravata perché commessa in istituti di istruzione che nel primo semestre del 2022 è aumentata del 58 per cento (30 casi contro i 19 dello stesso periodo del 2011) e la violenza sessuale che ha come vittime i minori di 18 anni, in
prevalenza bambine e giovani donne. In questo tipo di reato, particolarmente odioso, nei primi sei mesi del 2022 si segnala un incremento di casi pari al 9 per cento (379 contro 349).

Gli autori di questi reati sono prevalentemente uomini (9 su 10) e il 62 per cento ha un età compresa tra i 35 e i 64 anni. Solo poco più del 29 per cento sono stranieri.

L’uso dei social network, nel tempo, ha modificato i comportamenti ed il modo di comunicare, anche dei giovani, che utilizzano la rete non solo quale forma di immediata socializzazione, ma anche per esprimere forme di aggressività, di sfida, di provocazione nonché di prevaricazione nei riguardi dei loro coetanei, di norma ed in media più vulnerabili degli adulti.
In tale contesto si è, quindi, ritenuto utile verificare i datiI attinenti al cosiddetto revenge porn, ovvero la “diffusione illecita di immagini sessualmente esplicite”. il numero dei reati complessivamente commessi è in evidente crescita. Nel 2021, a poco più di due anni dall’entrata in vigore della norma, i reati hanno superato del 43% quelli commessi nell’anno precedente; all’opposto, nel primo semestre di quest’anno, si registra un decremento del 27% ma è un dato – si segnala nell’analisi – suscettibile di variazioni. Il numero delle vittime minori ha fatto registrare un aumento pari al 25% nel 2021 ed una diminuzione del 24% nel periodo gennaio – giugno 2022, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

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