Manovra Italia: sotto la lente della Commissione Ue. Sostenibilità bilancio a rischio anche per 8 altri Stati
La Commissione Ue sta già valutando la situazione economica e sociale degli Stati membri, al fine di esprimere la valutazione sulle loro leggi di bilancio, che debbono necessariamente passare il vaglio degli uffici europei.
A medio termine, l’Italia con altri otto Stati membri, potrebbe affrontare “elevati rischi per la sostenibilità di bilancio“. Lo segnala la Commissione Ue nell’Alert mechanism report. “I paesi con i più alti indici di indebitamento sono particolarmente vulnerabili ai cambiamenti nelle condizioni di finanziamento. In uno scenario di aumento di 1 punto percentuale del differenziale tra crescita e interessi, il debito aumenterebbe di oltre 10 punti percentuali del Pil entro il 2023 in Italia, Grecia, Spagna e Portogallo”.
L’Italia è tra i dieci Paesi che tornano sotto monitoraggio della Commissione Ue per eccessivi squilibri macroeconomici. In base all’esito dell’analisi compiuta dall’esecutivo europeo nella Relazione sul meccanismo di allerta (Alert mechanism report) dovrà essere oggetto di una revisione approfondita (in-depth reviews) per valutare l’evoluzione della situazione. In totale sono 17 gli Stati membri su cui verranno fatti esami approfonditi.
“In Italia rimangono invariati i timori legati all’elevato rapporto debito pubblico/Pil”, segnala la Commissione Ue. L’indebitamento “rimane elevato” e sebbene sceso al 150,3% del pil nel 2021 “dovrebbe rimanere ben al di sopra del livello del 2019”. Il deficit, ridotto al 7,2% nel 2012, “si prevede che continuerà a ridursi. Ma i differenziali dei rendimenti si sono discostati “notevolmente” dalla media dell’eurozona aumentando i costi di finanziamento: “I rischi per la sostenibilità fiscale sono elevati nel medio termine”, segnala la Commissione.
“Non abbiamo adottato un’opinione sul documento programmatico di bilancio dell’Italia perché presentato dal governo uscente a politiche invariate. Ci aspettiamo di ricevere il piano completo dal nuovo governo a breve e forniremo la nostra opinione nelle prossime settimane”: così il vice presidente della Commissione Valdis Dombrovskis presentando il pacchetto di autunno che apre il semestre europeo.
“Il grosso delle misure di sostegno energetico finora annunciate non riesce ancora una volta a raggiungere i più vulnerabili. Con i prezzi dell’energia destinati a rimanere elevati il prossimo anno e le misure di sostegno che potrebbero essere prorogate, è urgente adattarne la progettazione per evitare un onere inutilmente elevato sulle finanze pubbliche e mantenere gli incentivi per la riduzione del consumo di combustibili fossili”, afferma il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni presentando il pacchetto di autunno che apre il semestre europeo.
Qualche esponente del Parlamento Ue fa notare, a fronte dei rilievi preventivi della Commissione, che le osservazioni andrebbero indirizzate in buona parte ai governi precedenti e non all’attuale presieduto da Giorgia Meloni. “La decisione della Commissione europea di accendere un faro sul debito eccessivo dell’Italia è la diretta conseguenza del modo di agire dei governi precedenti che hanno utilizzato il debito per ottenere consenso. Il governo dei peggiori e il governo dei migliori hanno traghettato l’Italia verso un
indebitamento senza precedenti”. Lo afferma il capo delegazione di Forza Italia al Parlamento europeo, Fulvio Martusciello.
Anche di questo dovrà tener conto l’esecutivo Ue nel suo severo esame, e operare una valutazione comparativa delle situazioni dei singoli Stati membri. Dovrà tener conto anche della circostanza importante che è stata la stessa Commissione a decidere la sospensione delle politiche di Austerity e ad assegnare fondi e aiuti, in particolare all’Italia, il cui utilizzo può certo avere un riflesso espansivo, sia pure temporaneo, anche sul rapporto debito-pil.