Fisco: fa cassa con le tredicesime. Allo Stato 11,4 miliardi a dicembre

ROMA – Dopo i due governi Conte e quello Draghi, anche l’esecutivo Meloni si prepara, secondo le migliori tradizioni, a far cassa attraverso le entrate maggiorate del fisco. Da un lato la bozza di manovra ripropone il prelievo forzoso sulle pensioni (e non anche sugli stipendi) alti, dall’altro, arriva a dicembre la raffica di tredicesime ai lavoratori dipendenti che si prevede incasseranno 47 miliardi, dei quali una buona parte (11,4) sarà prelevata dall’Agenzia delle entrate.
Lo rileva la Cgia. I destinatari sono 33,9 mln di italiani: 16,1 mln pensionati e 17,8 mln lavoratori dipendenti.
In complesso, i beneficiari incasseranno un ammontare lordo pari a 46,9 mld di euro. Se a questo importo sottraiamo 11,4 mld di ritenute Irpef che finiranno nelle casse dell’erario, nelle tasche degli italiani rimarranno 35,5 mld. Probabilmente, affermano gli artigiani di Mestre, una buona parte di questa mensilità aggiuntiva sarà spesa a dicembre per pagare, in particolar modo, le bollette di luce e gas, la rata del mutuo, il saldo dell’Imu della seconda abitazione, ma è altrettanto auspicabile che la rimanente parte venga utilizzata per rilanciare i consumi natalizi.
La Cgia stima che la spesa per i regali natalizi dovrebbe toccare almeno la stessa soglia registrata l’anno scorso, quando sfiorò i 9,5 miliardi. Niente a che vedere con quanto spendevamo prima della grande crisi del 2008-2009, quando per i regali natalizi si facevano acquisti per 18/19 miliardi. La contrazione registrata in questi ultimi anni in parte è anche ascrivibile al fatto che molti anticipano a novembre l’acquisto dei regali, approfittando del “black friday”. Con meno acquisti, tuttavia, a pagare il conto sono stati soprattutto i negozi di vicinato, mentre gli outlet e, almeno in parte, la grande distribuzione sono riusciti ad ammortizzare il colpo.
