Arezzo: export a 7,9 miliardi nei primi 9 mesi del 2022. Oreficeria segna +19,2%

AREZZO – Le esportazioni della provincia di Arezzo, sulla base dei dati provvisori pubblicati
dall’Istat, si sono attestate nei primi nove mesi del 2022 a circa 7,9 miliardi di euro. ”Nel periodo gennaio-settembre 2022 – sottolinea Massimo Guasconi, presidente della Camera di commercio di Arezzo-Siena – il fatturato estero delle imprese aretine complessivamente cresce dello 0,5%, un risultato al di sotto dell’andamento medio regionale (+10,8%). Pur confermandoci al secondo posto nella graduatoria regionale delle province toscane rappresentiamo adesso il 20,1% del totale export regionale rispetto al 22,2% dello stesso periodo del 2021 Al primo posto si conferma, con il 35,9% del totale regionale la
provincia di Firenze”.
“Comunque – avverte – segnali molto positivi provengono della gioielleria e oreficeria: nel terzo trimestre infatti le esportazioni sono aumentate del 19,2%, spingendo il dato dei primi nove mesi ad oltre 2,3 miliardi di euro, in crescita del 25,1% rispetto al 2021. Il prezzo dell’oro nello stesso periodo è cresciuto del 14,6% nelle quotazioni in euro, fornendo così una spinta importante che però è andato ad aggiungersi ad un reale aumento della domanda da parte del mercato. Anche gli altri due distretti orafi nazionali mostrano segnali positivi, più evidenti in quello vicentino (+29,3%) che in quello di Valenza (+23,9%).
”Per quanto concerne i mercati di destinazione della gioielleria aretina – prosegue il presidente Massimo Guasconi – si conferma la forte ripresa del primo mercato di sbocco, gli Emirati Arabi Uniti che nei primi nove mesi dell’anno fa registrare un + 15% con un valore assoluto di 550 milioni di euro. In crescita anche il secondo mercato di riferimento, gli Stati Uniti che con 280 milioni di euro ed un +10,7% è però adesso insidiato dalla Turchia, 272 milioni di euro con una crescita del 48,2%. Molto vivace anche il mercato francese (168 milioni e +43,4%) mentre si riaffaccia dopo la notevole performance di alcuni anni fa il mercato algerino (75 milioni di euro e + 843% rispetto al periodo gennaio-settembre 2021). Leggermente positivo (+2,5%) anche il dato di Hong Kong che negli ultimi due anni aveva invece avuto un andamento molto negativo”.
