Prezzo del gas crolla: l’UE e il mercato mondiale non temono le minacce russe

BRUXELLES – Nè l’Unione Europea (finalmente d’accordo grazie anche al traino esercitato dal governo italiano), nè il mercato mondiale temono le minacce russe. Il prezzo del gas europeo continua la sua caduta incurante delle parole del ministro all’Energia e vicepremier russo, Aleksandr Novak, che minaccia di dirottare altrove le forniture all’Europa. Un successo anche per Ursula Von der Leyen.
Ad Amsterdam il Ttf segna un calo dell’8,2% a 83,9 euro sotto il livello di 88 euro toccato il 23 febbraio alla vigilia dell’invasione dell’Ucraina.
La Russia intende dirottare le sue forniture di gas dall’Europa verso altre aree del mondo, benché il mercato europeo resti “rilevante”, ha detto Novak, citato dall’agenzia Tass.
Novak, che ha anche quantificato la riduzione della produzione petrolifera annunciata ieri da Vladimir Putin in risposta al ‘price cap’ europeo di 5-700mila barili giornalieri, ha quindi detto che la produzione di idrocarburi sarà dirottata verso i mercati dell’Asia-Pacifico, dell’Africa e dell’America latina.
