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Procura Figc: si riapre il caso plusvalenze. Non solo la Juve, coinvolte altre 8 squadre, anche Pisa e Empoli

Il logo all’ingresso della sede della Figc ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

ROMA – Si riapre un nuovo fronte plusvalenze della giustizia sportiva, e al centro c’è la Juventus, ma non solo.

Il club bianconero, già alle prese con l’inchiesta sui bilanci della Procura della Repubblica torinese e con l’indagine Uefa sul fair play finanziario e l’accordo raggiunto, rischia ora di dover affrontare ben tre processi sportivi in Figc: al fascicolo aperto dalla Procura di Giuseppe Chinè sulla vicenda contratti, subito dopo le dimissioni del Cda, si è aggiunta oggi la richiesta di riaprire il processo plusvalenze concluso in appello con un nulla di fatto e l’apertura di un ulteriore fascicolo, su nuovi fatti rilevanti, ovvero plusvalenze con altri club rispetto a quelli del processo sportivo già chiuso, emersi dai nuovi atti acquisiti dai pm di Torino.

E in serata arriva la replica del club bianconero che conferma di avere ricevuto, insieme ad altre 8 società, una “impugnazione per revocazione parziale della decisione della Corte Federale di Appello, del 27 maggio 2022, divenuta definitiva”, sull’inchiesta plusvalenze. Una nota in cui la Juventus spiega che “potrà articolare le proprie difese nei termini previsti dal codice, confidando di poter ulteriormente dimostrare la correttezza del proprio operato, l’assenza di elementi nuovi sopravvenuti rilevanti per il giudizio rispetto alla decisione della Corte Federale di Appello e la carenza dei presupposti dell’impugnazione proposta”.

La Procura Figc ha rimesso nel mirino dunque il club bianconero, insieme con altre società. L’indagine della squadra guidata da Chinè, che non aveva retto al doppio giudizio del Tribunale federale e della Corte d’appello – col proscioglimento di una sessantina di dirigenti e undici società, di cui cinque di serie A -, ha trovato nuova linfa negli atti giunti da Torino, chiesti e acquisiti subito dopo la richiesta di rinvio a giudizio di Andrea Agnelli, Pavel Nedved e altri dirigenti bianconeri. Quegli atti sono stati esaminati dalla procura Figc e hanno portato alla notifica alle parti interessate della richiesta di revocazione per la sentenza definitiva della giustizia sportiva, oltre che all’apertura di una nuova inchiesta. I club coinvolti, oltre alla Juve, sono Sampdoria, Pro Vercelli, Genoa, Parma, Pisa, Empoli, Novara e Pescara.

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Paulo Soares

redazione@firenzepost.it

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