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Week end di Natale, 24-26 dicembre, a Firenze e in Toscana: musei aperti, spettacoli, eventi

Natale Orchestra Toscana
Il Teatro Verdi di Firenze, dove il 24 c’è il concerto di Natale

FIRENZE – Tradizionalmente gli spettacoli e gli eventi si diradano intorno al giorno di Natale, ma non tutto tace in questo week end lungo, dal 24 al 26. Fra le proteste dei sindacati, il museo di Palazzo Vecchio sarà aperto domenica 25 dalle 14; insieme al Museo del Novecento, sarà aperto anche a Capodanno, dalle 11. Sono chiusi il 25 i musei statali, ma per questi ci saranno aperture straordinarie lunedì 26 La Galleria degli Uffizi e il Giardino di Boboli saranno aperti al pubblico, in via straordinaria, per Santo Stefano e il 2 gennaio, date che cadono entrambe di lunedì, ordinariamente giorno di chiusura nel complesso museale. Inoltre il primo gennaio 2023, prima domenica del mese, saranno visitabili gratuitamente secondo quanto previsto dall’apposita iniziativa del ministero della Cultura. Lo rendono noto le Gallerie degli uffizi. In particolare sabato 24 dicembre apertura con orario ordinario nei musei del complesso (8,15-18,30) e al Giardino di Boboli (8.15-16,30); il 25 dicembre chiusi; il 26 dicembre apertura straordinaria, con orario ordinario, della Galleria delle Statue e delle Pitture (8,15-18,30) e del Giardino di Boboli (8,15-16,30); il 31 dicembre apertura con orario ordinario (8,15-18,30) nei musei del complesso e al Giardino di Boboli (8,15-16,30). Ancora, a Capodanno, ingresso gratuito con apertura straordinaria della Galleria delle Statue e delle Pitture, orario 10.45 – 18.45 e del Giardino di Boboli, orario 11 – 16.30; il 2 gennaio 2023: apertura straordinaria con orario ordinario della Galleria delle Statue e delle Pitture (8,15-18,30) e del Giardino di Boboli (8,15-16,30); il 6 gennaio apertura con orario ordinario (8,15-18,30) di tutti i musei e del Giardino di Boboli (8,15-16,30).Aperto il giorno di Natale il museo di Santa Maria Novella, con orario 13 – 17,30 e poi il 26 dicembre dalle 9.30 alle 17.30, il 1° gennaio dalle 13.00 alle 17.30 e il 6 gennaio sempre dalle 13.00 alle 17.30. La Cappella Brancacci sarà aperta il 26 dicembre dalle 10 alle 17 e il 6 gennaio dalle 13.00 alle 17.00, chiusa a Natale e Capodanno e il 7 gennaio, la Fondazione Salvatore Romano sarà aperta il 26 dicembre dalle 10 alle 17. Chiuso il giorno di Natale e il 1° dell’anno il museo Stefano Bardini, apertura regolare il 26 dicembre e il 6 gennaio.

Al Teatro Verdi di Firenze (via Ghibellina 99) sabato 24 dicembre alle 17c’è il tradizionaleConcerto di Nataledell’Orchestra della Toscana (ORT) con Daniele Rustionisul podio e la sua compagna di vita e d’arteFrancesca Degocome violino solista; in programma la Sinfonia Classica di Prokof’ev e la Sinfonia n. 1 di Beethoven, con in mezzo il Concerto n.2” per violino e orchestra di Prokof’ev. Come sempre la data fiorentina viene anticipata, da lunedì 19 dicembre, da altri cinque concerti in giro per la Toscana. Biglietti da €17,00 a €15,00 + €2,00 di prevendita. In vendita alla Biglietteria del Teatro Verdi (tel. 055 212320), nei punti vendita del circuito Box Office e Ticketone e online su ticketone.it

Al Mandela Forum dal 25 dicembre all’8 gennaio c’è il Circo Medrano. Acrobati fra i migliori del mondo (alcuni provengono dal Cirque du Soleil), clown e niente animali. Sconti per lo spettacolo del 25. Info al link https://www.mandelaforum.it/eventi/circo-medrano-2022/

Al Teatro di Cestello in San Frediano sabato 24 alle 15.30 e lunedì 26 alle 16.45 c’è Don Natale, tratto dal Don Pasquale di Giovanni Ruffini e Gaetano Donizetti, con Maurizio Bartoli, Debora Petracchi, Graziano Dei, Tommaso Virga, Franco bassetti, Mimma Spagna – Giancarlo Mariani – Patrizia Manes – Laura Cesarini – federiga ciampi, scene, costumi e regia Marcello Ancillotti. Una farsa brillate, che ben si presta ad essere adattata in prosa, spostando il tutto in un opportuno clima natalizio, traendo poi ulteriore ispirazione da molte favole. Dettagli http://www.teatrocestello.it/don-natale/

Da lunedì 26 a mercoledì 28 dicembre ore 18 al Teatro Puccini (via delle Cascine 41) Centrale dell’Arte presenta Canto di Natale dal capolavoro di Charles Dickens, adattamento, regia e musiche originali Teo Paoli, con Silvia Baccianti, Alessandro Mazzoni, Lavinia Rosso, costumi Sartoria Teatrale Fiorentina Un classico di tutti i tempi: il celebre racconto di Dickens in una messa in scena che ne esalta il sapore gotico e fiabesco: una fiaba natalizia ricca di humor, calore e suspence; età consigliata dai 4 anni, durata 60 minuti; posto unico numerato € 10 (esclusi diritti di prevendita); www.teatropuccini.it

Aperto fino all’8 gennaio il Villaggio di Babbo Natale al centro commerciale San Donato in via di Novoli, con mercatino e pista di pattinaggio sul ghiaccio; ai giardini della Fortezza da Bassodi Firenze ilFlorence Ice Village, con la grande ruota panoramica, la pista di pattinaggio e il mercatino di Natale. Ilnegozio temporaneo di Emergencyè presso le Nove Botteghe di via Gioberti 61: fino alla vigilia di Natale oggetti di artigianato dal mondo, proveniente dai Paesi dove opera l’organizzazione umanitaria, e prodotti che sostengono l’ong.Empoli dal 19 novembre all’8 gennaio 2023 diventa Città del Natalecon stand gastronomici, e prodotti artigianali tipici. Le luminarie e i primimercatini natalizisono aCampi Bisenzio, con unvillaggio di Nataleche propone iniziative per grandi e piccoli; ogni sabato e domenica dal 12 novembre alla vigilia, oltre all’8 dicembre, ore 10–18.45, nel centro della cittadina si troveranno le bancarelle, l’ufficio postale, la pista di pattinaggio e l’area spettacoli, mentre aVilla Montalvosi potrà visitare il mondo di Babbo Natale con attrazioni a pagamento, mentre i mercatini sono a ingresso libero. Date: 12-13, 19-20 e 26-27 novembre; 3-4, 8, 9-10, 17-18, 23-24 dicembre.Da sabato 19 novembre a domenica 8 gennaio 2023adArezzo c’è la Città del Natalecon attrazioni ed eventi ogni fine settimana nel centro storico. Mercatini, spettacoli di luce, ruota panoramica, spettacoli per grandi e piccini. Tutte le info suwww.arezzocittadelnatale.it

Al Teatro di Fiesole Alessandro Riccio e Gianmaria Vassalloin Sì, son sassi!, esilarante spettacolo teatral-musicale che ci riporta agli anni di Firenze capitale; prima assoluta, scritto e diretto da Alessandro Riccio, in scenadal 26 al 31 dicembre 2022 e dal 6 all’8 gennaio 2023; sul palco anche gli attori Miriam Bardini, Piera Dabizzi, Massimiliano Galligani, Giorgia Tomasi, Joe Manganas e Cosimo Innocenti. Indietro di 150 anni, Firenze capitale d’Italia: l’architetto Giuseppe Poggi è alle prese con il “risanamento” della città. Bisogna buttar giù le vecchie mura e il ghetto, progettare nuovi quartieri, i viali… Biglietti posti numerati, compresi diritti di prevendita 18 euro (sabato 31 dicembre 46 euro compreso brindisi) Prevendite Box Officewww.boxofficetoscana.ittel. 055.210804 Ticket Onewww.ticketone.ittel. 892.101

Sabato 24 alle 22 nella Sala Maggiore del Palazzo Comunale di Pistoia tradizionale Concerto di Natale della Filarmonica Borgognoni. In programma brani natalizi classici e della tradizione, e autori quali Mozart, Puccini, Weiss e Koepke. Ingresso libero.

Al Teatro Verdi di Montecatini (viale Verdi 45) lunedì 26 ore 21 il balletto natalizio per eccellenza, Lo Schiaccianoci attualizzato agli Anni Venti; sul palco il Balletto di Milano, ambasciatore della danza italiana.

50 anni dalla scoperta dei Bronzi di Riace in una mostra fotograficaFirenze: il cinquantesimo anniversario della scoperta dei Bronzi di Riace viene ricordato dalla Galleria dell’Accademia di Firenzecon una mostra dal 20 dicembre al 12 marzo 2023 realizzata in collaborazione con il Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria: è un percorso per immagini con le fotografie di Luigi Spina a cura di Carmelo Malacrino, direttore del museo calabrese.

Un’opera importantissima del maestro di Leonardo da Vinci, Andrea del Verrocchio, concessa in deposito dagli Uffizi ad una chiesa del territorio fiorentino circa un secolo fa, torna ora agli Uffizi per una mostra speciale. Si tratta della sontuosa pala d’altare raffigurante la Sacra Conversazione con i Santi Zanobi, Francesco, Giovanni Battista e Niccolò, detta “Pala Macinghi” dal nome della famiglia per la quale fu realizzata: l’opera, appena restaurata all’Opificio delle Pietre Dure, è in mostra al secondo piano degli Uffizi, negli spazi espositivi tra la sala dedicata a Leonardo e quella di Raffaello e Michelangelo. Gallerie degli Uffizi Firenze Gli Uffizi, Sala A37 – ingresso con il biglietto del museo.

Fino al 22 gennaio 2023la Fondazione Palazzo Strozzi presentauna grandemostra che vede il coinvolgimento di tutti gli ambienti rinascimentali del palazzo, dal cortile alla Strozzina,attraverso le opere diOlafur Eliasson, uno dei più originali e visionari artisti contemporanei, la cui produzione ha abbracciato installazioni, dipinti, sculture, fotografia e immagini in movimento.

Nella reggia diPalazzo Pittiè esposta in maniera permanente lacollezione di 78 icone russe,raccolta a Firenze già dai Medici e soprattutto dai Lorena nel corso del Settecento e del secolo successivo, la più antica del genere al mondo al di fuori della Russia stessa, verrà infatti per la prima volta esposta in un nuovo allestimento. Si tratta di quattro grandi sale con affreschi seicenteschi affacciate sul cortile al piano terra di Palazzo Pitti, appena restaurati. Icone dotate di didascalie descrittive in italiano, inglese e cirillico. Finora, questi ambienti della Reggia medicea non sono mai stati regolarmente aperti al pubblico. Anche la suggestiva, elegantissima Cappella Palatina, con gli affreschi ottocenteschi di Luigi Ademollo, ora interamente restaurata, è riaperta e visitabile.

Aperto al pubblico il Museo diCasa Siviero(Lungarno Serristori, 1/3, senza bisogno di prenotazione: sabato ore 10-18; domenica ore 10-13; lunedì ore 10-13; negli altri giorni solo piccoli gruppi su prenotazione).

Aperta al pubblico laFondazione Franco Zeffirelliin Piazza San Firenze; Info https://www.fondazionefrancozeffirelli.com/. Sabato alle 11 visite guidate a cura dello staff della Fondazione Zeffirelli. La guida è gratuita compresa nel costo intero del biglietto d’ingresso. Per prenotazionihttps://bit.ly/3WgCYGH

Fino al 31 marzo 2023c’è la mostraHenry Moore in Florence, un omaggio a 50 anni dalla memorabile mostra al Forte di Belvedere del 1972; due opere,Family GroupeLarge Interior Form, saranno esposte rispettivamente in due luoghi simbolo della città:Piazza della Signoriae sulSagrato dell’Abbazia di San Miniato al Monte.

AlMuseo degli Innocenti di Firenze(piazza della Santissima Annunziata, 13) una grande mostra rende omaggio all’artista olandeseMaurits Cornelis Escher.Esposti fino al 26 marzo 2023oltre200 pezzitra cui alcune opere che lo hanno reso noto in tutto il mondo come il mago delle illusioni e dei paradossi:Mano con sfera riflettente,Vincolo d’unione,Metamorfosi II,Giorno e Nottee la serie degliEmblemata, che appartengono all’immaginario del grande artista..La sua arte nasce proprio in Italia il primo paese che Escher visita dopo la scuola, rimanendo profondamente affascinato dai paesaggi del sud come la Sicilia, la Calabria, la Campania, Roma e anche la Toscana dove ha visitato Pisa, Siena e San Gimignano. In Italia conosce anche il suo grande amore Jetta Umiker che sposerà e che gli darà tre figli. Ma è solo dopo aver lasciato l’Italia nel 1935 per trasferirsi in Svizzera perchè contrario ai principi del Fascismo che inizierà a realizzare le sue opere più famose, i suoi mondi impossibili basati su riflessioni geometriche e matematiche. Biglietto 16 / 14 euro; info e prenotazioni https://www.mostraescher.it/ Sempre agli Innocenti, fino al 31 gennaio, c’è la mostra dedicata ai segnali di riconoscimento dell’antico Ospedale, una selezione dei 40mila oggetti che hanno accompagnato i bambini al momento del loro ingresso in Istituto. Un patrimonio fra i più ricchi al mondo nel suo genere.

AVilla Bardini (Costa San Giorgio 2)fino al 22 gennaio2023 mostra del fotografo americano Elliott Erwitt, che ha compiuto 94 anni; attraverso le sue foto, si ha uno spaccato della storia e del costume del Novecento attraverso ritratti a grandi star del cinema e potenti della terra.

La fotografia come strumento fondamentale per la ricerca e la documentazione scientifica nei primi 100 anni dalla sua nascita, dal 1839. Le prime foto della Luna e delle eruzioni dell’Etna, gli scatti delle foreste pluviali e dei popoli che le abitavano, gli apparati fotografici usati dagli scienziati, alcuni dei quali mai esposti prima. A illustrare questa svolta culturale è la mostra“L’occhio della scienza”allestita in due sedi espositive,al Museo della Grafica di Pisa e al Museo Stibbert di Firenze, dall’11 novembre al 26 febbraio 2023.Le due mostre, ideate dalMuseo Galileoe dalMuseo della Grafica di Pisa (Comune di Pisa, Università di Pisa), sono state organizzate in collaborazione con iSistemi Museali di Ateneo delle Università di Firenze e di Pisa, laFondazione Alinari per la FotografiaeilMuseo Stibbert. I curatori della mostra sono Claudia Addabbo (Università di Pisa) e Stefano Casati (Museo Galileo), affiancati da un comitato scientifico composto da autorevoli studiosi di varie discipline. Il 1839 segna la nascita della fotografia e l’inizio di un rapporto stretto e complesso fra il nuovo strumento e la pratica scientifica: la macchina fotografica diviene una risorsa fondamentale per la ricerca, la documentazione e la divulgazione delle scienze. Dal racconto tramite disegni si passa alla cattura dell’immagine ‘reale’ grazie al mezzo fotografico, in un continuo miglioramento tecnico e scientifico. AFirenzepresso ilMuseo Stibbert(via F. Stibbert 26) è ospitata la mostra “L’occhio della scienza: Giorgio Roster e Odoardo Beccari, esploratori di luoghi e immagini”. Proprio nella città fiorentina, nella seconda metà del XIX secolo, la fotografia scientifica conosce uno straordinario sviluppo, grazie anche alla presenza di personalità autorevoli nel campo della scienza come Paolo Mantegazza (1831-1910), Odoardo Beccari (1843-1920), Giorgio Roster (1843-1927) e Stefano Sommier (1848-1922), i quali, insieme a fotografi professionisti come Carlo Brogi (1850-1925) e Vittorio Alinari (1859-1932), fondarono nel 1889 la Società Fotografica Italiana. La mostra racconta il ruolo fondamentale della fotografia nella cultura e nella scienza del periodo compreso tra metà Ottocento e metà Novecento, focalizzando l’attenzionesu due esponenti di rilievo: Giorgio Roster e Odoardo Beccari.Roster, scienziato rigoroso ed eclettico e appassionato fotografo, contribuì allo sviluppo della fotografia a livello internazionale, eccellendo in particolare nella sperimentazione della tecnica fotomicrografica.Beccari, botanico e naturalista di fama mondiale, fu un avventuroso esploratore: il fascino di terre sconosciute, popoli primitivi, selve impenetrabili e creature mai osservate lo indussero a compiere spedizioni scientifiche in Malesia, Oceania e Corno d’Africa. Celebre nel mondo come esperto della famiglia delle palme, sul finire della carriera Beccari utilizzò la fotografia per i suoi studi, ideando anche un apparecchio fotografico con cui eseguì numerosi scatti.L’esposizione si snoda in sette sale, con un centinaio di reperti, strumenti scientifici e lastre fotografiche d’epoca. Per la prima volta sono esposte al pubblico insieme due macchine fotografiche storiche appartenute a Roster e a Beccari. Gli oggetti in mostra sono stati concessi in prestito da importanti istituzioni culturali fiorentine, tra cui ilSistema Museale di Ateneo e vari Dipartimenti dell’Università di Firenze, laFondazione Alinari per la Fotografia, laFondazione Scienza e Tecnica, laBiblioteca Nazionale Centrale di Firenzee ilMuseo Galileo. APisa, invece, presso ilMuseo della Grafica a Palazzo Lanfranchi(Lungarno Galileo Galilei 9), la mostra “L’occhio della scienza: un secolo di fotografia scientifica in Italia (1839-1939)”, è articolata in quattro sezioni –“Umano”,“Vivente”,“Terra”,“Cielo”– per illustrare le applicazioni della fotografia nei vari ambiti disciplinari in Italia. In esposizione228 stampe digitali dagli originali, tra i quali molti inediti, per oltre un centinaio di autori. La sezione “Umano” sottolinea il contributo della fotografia all’indagine sull’uomo da diverse prospettive (antropologica, etnologica, medica, psichiatrica, giudiziaria); “Vivente” rivela invece il suo grande apporto agli studi botanici e zoologici; “Terra” racconta come la fotografia abbia svolto un ruolo fondamentale sia nella ricerca e documentazione archeologica che negli studi geologici e vulcanologici; “Cielo”, infine, mostra quanto e come la fotografia abbia contribuito all’indagine e alle scoperte astronomiche. Oltre alle quattro sezioni, la mostra dedica approfondimenti ad alcuni aspetti trasversali (“Strumenti scientifici”) e a un personaggio rappresentativo (“Francesco Negri, fotografo e scienziato”).

Da sabato 26 novembre al 26 febbraiola Cattedrale dell’Immagine di Santo Stefano al Ponte Vecchio (ingresso via Por Santa Maria) diventa la casa della street art mondiale ospitando all’interno la mostra digitale immersiva non autorizzata dedicata al sovversivo e satirico writer britannico Banksy. Attraverso un mix di immagini, suoni e musiche, capaci di evocare immediatamente la cultura underground di Bristol, la mostra vuole far comprendere la protesta sottesa all’arte di Banksy.

Da Crumb Gallery (via San Gallo 191r)dal 2 al 30 dicembrec’è Small Size, con opere di piccolo formato in mostra e in vendita.

In occasione dellaFlorence Art Week, ilMuseo Novecentoospita uno dei maggiori esponenti della scultura internazionale,Tony Cragg(Liverpool, 1949), che sarà protagonista della grande monograficaTONY CRAGG.Transfer,a cura di Sergio Risaliti e Stefania Rispoli,fino al 15 gennaio 2023.

Lo sguardo surreale diEliott Erwittnegli scatti che lo hanno reso uno dei fotografi più celebri di tutti i tempi. Il maestro 94enne torna in mostra a Firenze dopo quasi 20 anni con una retrospettiva di 70 scatti visibilea Villa Bardini dal 20 ottobre al 22 gennaio 2023.

Si intitola “Verso ogni dove” la mostra dell’artista padovana Carla Rigatonella Sala delle Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, in via Ricasoli 68(fino al 29 dicembre). Nonostante vanti un curriculum ricco che l’ha portata a esporre in Italia e all’estero, è la prima volta che l’artista veneta espone a Firenze e per l’occasione è stato realizzato da Polistampa il bel catalogo che impreziosisce l’esposizione, recando le immagini di tutte le opere presenti in mostra e i testi di Cristina Acidini, Andrea Granchi, Giovanna Giusti, e di Boris Brollo, Myriam Zerbi, Giovanna Grossato, Leo Strozzieri, Antonietta Grandesso.

APalazzo Blu di Pisa(Lungarno Gambacorti 9)fino al 26 febbraio 2023mostraI macchiaioli, retrospettiva dioltre 120 opere, per lo più capolavori provenienti da collezioni private, solitamente inaccessibili, e da importanti istituzioni museali come le Gallerie degli Uffizi di Firenze, il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia “Leonardo da Vinci”, di Milano, la Galleria d’Arte Moderna – Musei di Genova Nervi e la Galleria Nazionale d’arte Moderna e Contemporanea di Roma. Dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 19 il sabato, la domenica e i festivi dalle 10 alle 20.

La Fondazione Ragghianti di Lucca nella sede di San Micheletto ospitafino all’8 gennaio(orario: martedì-domenica 10-18)Leonardo Dudreville e Nuove Tendenze. L’avanguardia negli anni Dieci, curata da Francesco Parisi e realizzata con prestiti privati e con il sostegno dell’Archivio Dudreville, che ha fornito libri, documenti e opere inedite, in un arco cronologico che va dal 1905 al 1919.

I presepi a Firenze e in Toscana

Sul sagrato del Duomo di Firenzedall’8 dicembre all’Epifania c’è un presepecon le statue in terracotta a grandezza naturale, realizzate a mano dall’artigiano Luigi Mariani dellafornace Mital all’Impruneta e donati all’Opera di Santa Maria del Fiore; all’interno del Duomo c’è un altro presepe. Nella Basilica diSanto Spiritoc’è il tradizionale presepe di Albino Todeschini, mentre nella Parrocchia del SS. Nome di Gesù ai Bassi (Isolotto) c’è il presepe artistico meccanizzato dei Bassicon oltre 60 personaggi in movimento, mentre si ascolta il racconto della Natività. Per la prima volta nellasala delle Udienze di Palazzo Vecchio, all’interno del percorso museale a pagamento, è esposto ilPresepe di Camoggiano, realizzato dallo scultore rinascimentale Benedetto Buglioni; 10 statue in terracotta policroma che normalmente stanno nel Museo Diocesano di Santo Stefano al Ponte di Firenze. Fuori città, c’è la celeberrima via dei Presepi di Cerreto Guidicon un centinaio di creazioni dei maestri presepisti, disseminate lungo le strade del centro storico del borgo (fino al 15 gennaio 2023); decine di presepi artigianali sono anche disseminati a Castelfiorentino(anche con statue a grandezza naturale). ABorgo San Lorenzoc’è un altro presepe meccanizzato nell’oratorio del Santissimo Crocifisso. A Cigoli, frazione di San Miniato (PI) c’è un famoso presepe ipertecnologico, sempre diverso ogni anno, all’interno del medievale Santuario della Madre dei Bambini. A in provincia di Siena si trova una delle mostre più importanti di presepi, con ben 200 opere di artigianato, realizzate da diversi artisti. Nella Basilica di San Piero (Via Vecchia di Marina, 5) a Grado in provincia di Pisa il 24 dicembre alle 20.30 e il 26 dicembre alle 17.30 c’è il presepe vivente con oltre 200 figuranti. Info: 050.960065

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