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“Putin deve fallire, l’Ucraina deve vincere. Mai guerre imperialiste”, l’attacco di Ursula von der Leyen. Cina: “Piano per la pace”

Ursula von der Leyen

MONACO DI BAVIERA – E’ netta, Ursula von der Leyen, alla conferenza di Monaco: “Quello che dobbiamo fare è chiarire che noi non accetteremo mai una guerra imperialista e che non accetteremo che il presidente Putin calpesti il diritto internazionale con i piedi. E che la carta internazionale dei diritti deve essere rispettata”.

E ancora: “Non è accettabile che i panzer vengano inviati per conquistare un Paese. Dobbiamo fare pressione per fare in modo che le mire imperialistiche della Russia falliscano e che l’Ucraina vinca. E dobbiamo fare in modo che l’Ucraina possa avere munizioni standard. Non può essere che si debbano aspettare mesi e anni per inviare obici. Possiamo raggruppare l’industria militare europea e cercare di capire cosa serve. Dobbiamo fare la stessa cosa che abbiamo fatto nella pandemia. Quando abbiamo chiesto all’industria farmaceutica di cosa avesse bisogno”.

E infine: “Gli alleati devono raddoppiare il sostegno militare all’Ucraina, hadetto poi la presidente dalla Commissione europea Ue. Dobbiamo raddoppiare e dobbiamo continuare il sostegno davvero massiccio che è necessario (così) che questi piani imperialistici di Putin falliscano completamente”.

Il capo della Nato, Jens Stoltenberg, ha rincarato la dose: “Alcuni sono preoccupati che il nostro impegno in Ucraina possa portare a una escalation. Non c’è nessuna opzione priva di rischi. Ma il più grande rischio è che Putin vinca. Questo renderebbe il mondo più vulnerabile. Dobbiamo mantenere e aumentare il sostegno all’Ucraina. Putin non sta pianificando la pace, ma nuove offensive. E non ci sono segnali che lui abbia cambiato le sue ambizioni. Cerca contatti con altri regimi autoritari come Iran e Corea del Norea. Dobbiamo fornire all’Ucraina quello che le serve per vincere”.

La Gran Bretagna propone un cambiamento del Trattato Atlantico della Nato per proteggere l’Ucraina da una futura aggressione russa, garantendo a Kiev un sostegno “a lungo termine”. E’ quanto il premier britannico Rishi Sunak afferma nel suo discorso in programma oggi alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, come anticipato da una nota di Downing Street. “Dobbiamo dimostrare che rimarremo al loro fianco, disposti e in grado di aiutarli a difendere il loro Paese ancora e ancora”, aggiunge il primo ministro. Sunak lancia anche un appello ai Paesi alleati per “raddoppiare” il sostegno militare a Kiev.

Il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, oggi e domani a Monaco di Baviera per prendere parte ai lavori della 59a Conferenza sulla sicurezza. Stamani a margine dei lavori – riferisce una nota della Farnesina – parteciperà a una riunione dei Ministri degli Esteri del G7, la prima organizzata dalla Presidenza giapponese, che si occuperà principalmente della situazione in Ucraina. Domenica mattina interverrà durante la sessione dedicata al ruolo internazionale e alla sovranità strategica dell’Unione europea. Avrà inoltre una serie di incontri bilaterali con i principali alleati e partner internazionali, e con il Direttore Esecutivo dell’Agenzia internazionale dell’Energia, Fatih Birol. Al centro dei lavori della Conferenza di Monaco vi saranno le principali sfide di politica estera e di sicurezza. A quasi un anno dall’invasione russa dell’Ucraina, sottolinea la nota, la Conferenza offrirà l’opportunità di discutere della coesione della Comunità internazionale e dell’impegno politico a sostegno di un ordine mondiale basato sulle regole e sul diritto.

Sanna Marin, premier finlandese, ha affermato: ‘Per noi entrare nella Nato è un atto di pace. Non abbiamo cambiato idea. Noi vogliamo entrare nella Nato insieme alla Svezia. La Finlandia ha sempre investito molto in difesa, perché confiniamo con la Russia. Investiamo il 2% del Pil e vogliamo aumentare la quota per essere preparati perchè abbiamo vicini aggressivi”.

“Svezia e Finlandia sono pronti per la ratifica, io spingo perché adesso questa si chiuda – ha detto Stoltenberg ribadendo la necessità di vincere le resistenze di Turchia e Ungheria -. I due Paesi devono entrare il prima possibile nell’Alleanza. Il più velocemente possibile. E io lavoro perchè entro Vilnius (dove si terrà la prossima riunione dei capi di Stato e di governo della Nato l’11 e 12 luglio, ndr) siano membri della Nato”.

E la Cina, nonostante manovre militari con i russi, parla di pace. “Sulla questione della Ucraina noi saremo dalla parte del dialogo e della pace – ha detto il ministro degli Esteri cinese Wang Yi – Tutti i Paesi devono attenersi al principio della sovranità e della integrità territoriale. E non deve esserci in questo una doppia morale”, ha aggiunto citando anche il caso di Taiwan e dicendosi contrario ai separatismi. “La Cina vuole rendere il mondo un posto più sicuro”. “Vogliamo lasciarsi indietro la mentalità della guerra fredda”, ha detto ancora affermando che in questo momento storico si è tornati indietro a questo.

“Non ci devono essere guerre nucleari e non sarebbero vinte”, ha detto ancora Wang Yi. “Va evitata una catastrofe nucleare. Perciò ci dobbiamo impegnare insieme contro uso di armi chimiche e biologiche”. “Presenteremo qualcosa. E cioè la posizione cinese sul superamento della crisi dell’Ucraina”, ha spiegato Wang Yi affermando che Pechino si spenderà per la pace in Ucraina. “La pace deve avere una chance”.


Sandro Bennucci

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