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Riforma fiscale: le aliquote Irpef saranno solo tre. Con l’obiettivo di ridurre anche le tasse

MILANO – E’ la riforma più attesa, quella fiscale. Soprattutto dai lavoratori dipendenti e dai pensionati, ossia coloro che hanno la trattenuta alla fonte e, storicamente, reggono, con il loro contributo, l’architrave economico del Sistema Paese. Parliamo della riforma fiscale. Che il viceministro dell’Economia con delega al Fisco, Maurizio Leo, ha confermato oggi, 6 marzo 2023, l’intenzione del governo di ridurre a tre le aliquote dell’Irpef, facendo anche leva su una revisone delle tax expenditures, cioè le detrazioni e le deduzioni fiscali.

“Penso che ci siano le condizioni per ridurre il numero delle aliquote: si può arrivare a un sistema a 3, ci stiamo lavorando con la Ragioneria”, ha detto Leo all’Ordine dei commercialisti di Milano. “Abbiamo circa 600 tax expenditure che cubano 156 miliardi. Là si può intervenire. Se si fa una revisione attenta si possono trovare le risorse per calibrare meglio le aliquote”

“Il Fisco può essere una leva per accelerare la ripresa”, ha detto ancora Leo, confermando che “i tempi sono maturi per una riforma strutturale” che cambi un’ “impostazione del sistema tributario, che ormai è datata. La vera riforma è stata fatta negli anni ’70, poi ci sono stati tutta una serie di interventi manutentivi. Quello che vogliamo fare adesso è riordinare tutto il sistema tributario”.

“Innanzitutto – ha proseguito il vice ministro – vogliamo rendere coerente il nostro ordinamento con quelle che sono le regole dell’Unione europea e internazionali. E poi intervenire sui singoli tributi l’Irpef, l’Ires, l’Iva ma anche gli altri tributi minori, alcuni dei quali si possono anche eliminare”.

Secondo Leo è necessario “intervenire sui procedimenti di accertamento, bisogna cambiare il rapporto tra Fisco e contribuente, bisogna semplificare e cercare di ridurre il tax gap che c’è stato dagli anni 2000 ad oggi e che si è attestato tra i 75 e i 100 miliardi. Una cosa del genere – ha detto Leo – non è pensabile, bisogna ridurlo in una logica di collaborazione Fisco-contribuente”.

Nell’ambito della riforma verranno anche pensati “incentivi alle imprese per le assunzioni. Quello che pensiamo di fare, ad esempio in materia fiscale, è ridurre la tassazione, per esempio dell’ires, laddove l’impresa assuma coloro i quali hanno percepito il reddito di cittadinanza, gli ultracinquantenni, le donne. Oppure qualora si facciano investimenti più innovativi come il 4.0, il patent box, la ricerca e sviluppo”. L’obiettivo mirato è “ridurre le tasse per creare nuova occupazione e fare investimenti”. 

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Sandro Bennucci

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