Inchiesta covid: indagati gli ex ministri Speranza, Grillo e Lorenzin

BERGAMO – Il mancato aggiornamento del piano pandemico è il motivo per cui risultato indagati, nell’inchiesta per il Covid a Bergamo, lo stesso Speranza, che deve rispondere della mancata attuazione del piano, ma anche gli ex ministri Giulia Grillo e Beatrice Lorenzin. Indagati anche una serie di tecnici del ministero della salute.
Una parte degli atti della maxi indagine della Procura di Bergamo sul Covid è stata trasmessa alla Procura di Roma per competenza territoriale.
I Pm romani ora vaglieranno le posizioni e decideranno se procedere ad una nuova iscrizione anche a Piazzale Clodio.
La posizione dell’ex ministro Speranza è stata trasmessa al Tribunale dei ministri di Brescia. I tre ex ministri, relativamente al mancato aggiornamento del piano pandemico sono indagati a Bergamo per omissione d’atti.
ARCHIVIATE POSIZIONI CONTE E SPERANZA A BERGAMO
Sono state decisioni dall’evidente ‘carattere politico’ quelle del Governo guidato da Giuseppe Conte i cui ritardi e le inefficienze nell’adozione delle misure organizzative e restrittive, necessarie a fronteggiare il Covid nella prima fase dell’emergenza, non hanno causato l’epidemia.
E’ uno dei passaggi del provvedimento con cui oggi il Tribunale dei Ministri di Roma ha archiviato la posizione dell’ex premier e di gran parte del suo esecutivo, accusati di epidemia colposa, omicidio colposo plurimo, abuso d’ufficio, e finanche attentato contro la Costituzione e contro i diritti dei cittadini
