Sabotaggio Nord Stream, Kiev smentisce: “Non c’entriamo nulla. Sarebbe un complimento, ma non abbiamo nulla a che fare”

KIEV – Il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov, a Stoccolma per il consiglio difesa informale dell’Ue, ha smentito seccamente ogni coinvolgimento del suo Paese nel sabotaggio del condotto Nord Stream. Affermando: “Non c’entriamo nulla con l’operazione di sabotaggio: sarebbe un bel complimento per i nostri servizi speciali ma quando si concluderanno le indagini si vedrà che l’Ucraina non ha nulla a che fare con tutto ciò”.

“Abbiamo bisogno di munizioni, munizioni, munizioni – ha poi aggiunto Reznikov – Ma non solo. Anche sistemi di difesa aerea, veicoli di fanteria da combattimento e altri carri armati come i Leopard. A quel punto avremo il pugno di ferro che ci serve per la controffensiva”. “Le procedure sono una cosa giusta”, ha detto a proposito dei tempi dell’Ue, “ma come ha detto il segretario generale della Nato in tempo di guerra la rapidità salva vite. Ecco perché dobbiamo andare avanti il più rapidamente possibile”.
E sulla vicenda è intervuta anche Mosca. Le notizie dei media sugli attacchi al gasdotto Nord Stream sono uno sforzo coordinato per sviare l’attenzione e il Cremlino è perplesso su come i funzionari statunitensi possano supporre qualsiasi cosa sugli attacchi senza un’indagine, ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, all’agenzia di stampa russa RIA Novosti.
“Ovviamente, gli autori dell’attacco vogliono sviare l’attenzione. È evidente che si tratta di un’operazione coordinata per riempire i media”, ha detto Peskov riferendosi alle notizie pubblicate ieri dal New York Times e da alcuni media tedeschi. “Come possono i funzionari americani supporre qualcosa senza un’indagine?”, ha aggiunto sottolineando che i Paesi azionisti di Nord Stream dovrebbero insistere su un’indagine urgente e trasparente. “Non siamo ancora ammessi alle indagini. Solo pochi giorni fa abbiamo ricevuto note in merito da parte di danesi e svedesi. Questo non è solo strano. C’è odore di un crimine mostruoso”.
