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Fiorentina vince a Cremona (0-2) con gol di Mandragora e Cabral. E risale in classifica. Ora complicata trasferta in Turchia. Pagelle

Mandragora esulta con Cabral e Barak dopo aver segnato il gol nel primo tempo del match a Cremona (foto Violachannel)

CREMONESE – Brava Fiorentina! Terza vittoria consecutiva in campionato, la seconda in trasferta. La sblocca Mandragora e consolida il punteggio Cabral nella ripresa, con il suo sesto gol nel torneo. Vittoria, fatemi aggiungere, senza troppi patemi perchè lo spessore della Cremonese è rispecchiato concretamente dalla sua posizione di fanalino di coda. Ma quando si vince va sempre bene e alla Fiorentina serviva un successo tranquillo per preparare bene, anche mentalmente, l’osticissima trasferta di giovedì in Turchia. KIn ogni caso, se Italiano voleva risposte sulle conmdizioni dei giocatori nel suo mnirino, diciamo che le ha avute. Soprattutto da Milenkovic, un muro a Cremona. Pronto alla battaglia di Sivas. Molto bene anche Sirigu, al debutto in campionato con la maglia viola. Ottima la sua parata nel finale su Okereke che avrebbe potutoi riaprire la partita. Molto bene anche Dodò, in netta crescita, così come Mandragora. Quasi asente Cabral nel primo tempo, ma pronto a metterla dentro nella ripresa, mentre Jovic, che ha preso il suo posto nell’ultimo scampolo di gara, non si è visto, come gli succede quando subentra. Ikonè: fumoso come al solito, ma capace comunque di portare palle in avanti. In ogni caso Fiorentina in salute: se riuscirà a raggiungere i quarti di Conference potrà dire di averl svoltato una stagione fino a un mese fa poiuttosto incolore. Poi ci sarà da vincere di nuovo a Cremnona in Coppa Italia, ma se le querce non fanno i limoni, non sembra, dopo la partita di oggi, un’impresa difficile. Troppo ottimista? Dopo una vittoria così pulita non si può non esserlo.

SIRIGU – Italiano fa riposare Terracciano per consentire a Sirigu di debuttare in campionato. E torna Milenkovic. Nella Cremonese ci sono l’ex Marco Benassi, Dessers e Tsadjout. Minuto di raccoglimento per le vittime di Cutro. Partono forte i grigiorossi di Ballardini. Al 2′ rimessa laterale di Valeri per Dessers che non riesce a deviare di testa verso la porta. Replica viola al 7′: Milenkovic va sul pallone di testa, ma Carnesecchi raccoiglie senza problemi. Al 10′ i viola attaccano l’area grigiorossa in forze, Birasghi crossa da sinistra, ma Carnesecchi blocca con parata alta.

IKONE’ – E’ comunque vivace, la squadra di Ballardini. La Fiorentina cerca di prendere le misure. Al 15′ va via Ikonè a destra, scambio con Dodò, pallone al centro per Cabral, intercettato, pasllone sui piedi di Barak che tira ma Valeri s’immola e respinge. Insiste Ikonè (17′) che mette in condizione Mandragora di battere a rete, ma la conclusione è abbaondantemente larga. Che dire di Ikonè? Tanto fumo, fino a soffocare. L’arrosto, nel senso di tiri nello specchio, non esiste.

MANDRAGORA – La sfuriata iniziale della Cremonese si è esaurita. La Fiorentina è padrona del campo. Amrabat domina a metà campo. Al 27′ incursione di Saponara da sinistra, pallone al centro per Ikonè, Cabral non riesce a intervenire, arriva a fari spenti Mandragora che inventa un’ottima conclusione col sinistro e batte Carnesecchi. Riesce a farsi aggressiva, la Cremonese (34′) ma Dessers alza troppo la mira. Valeri (39′) spinge sulla sinistra, ma Dodò non si fa saltare. Prova, la Fiorentina, a spingere per chiudere la frazione col doppio vantaggio, ma davanti, al di là del pirotecnico ma poco brillante Ikonè, manca la necessaria incisività. Cabral? Non pervenuto.

CABRAL – In avvio di ripresa, Italiano manda in campo Brekalo. Esce Saponara. La Fiorentina contiene un paio di spunti della Cremonese e riparte bene con Brekalo che va via a sinistra, serve indietro Mandragora che vede Cabral solo davanti alla porta. Arthur (5′), lì solo e indistrubato, la mette dentro senza difficoltà. Con questo gol, il sesto in campionato, riscatta l’opaco primo tempo. Zero a due. I viola possono tiraree un sospiro di sollievo. E magari anche cominciare a guardare con ottimismo all’andata della semifinale di Coppa Italia, propèrio qui allo Zini di Cremona, il 5 aprile. La qualità della Fiorentina può avere la meglio. Anche se, lo sappiamo bene, ogni partita ha la sua storia.

MILENKOVIC – Ballardini toglie Sernicola per Okereke. Poco dopo i cambi sono due: fuori Tsadjout e Dessers, in campo Buonaiuto e Ciofani. Ammopnitio, a distanza di qualche minuto l’uno dall’altro, Mandragora e Brekalo. Italiano fa rifiatare il bomber Cabral e anche Ikone: in campo Nico Gonzalez e Jovic. La Cremonese porta pericoli verso la porta di Sirigu con Okereke e Ciofani. Milenkovic si erge come un muro e allontana ogni pericolo.

DODO ‘ – Finisce (31′) la partita di Dodò, uno dei migliori in campo, un vero stantuffo, e comincia quella di Lollo Venuti. Fra i grigiorossi entra Ghiglione. Al 34′ gran palla di Bonbaiuto per Okereke ma Sirigu esce e compie la parata-capolavoro della sua partita. Esce Mandragora, molto buona partita, oltrre al gol, ed entra Duncan. La Cremonese domina gli ultimi minuti della partita, ma ormai la Fiorentina è paga del risultato. La difesa se la cava bene. Sirigu e Milenkovic si dimostrano barriere insuperabili per i non travolgenti attaccanti grigiorossi. Nemmeno l’ex Benassi riesce ad essere concreto.E per i viola va bene così. Ora testa al Sivasspor. Trasferta complicata e non solo logisticamente.

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Sandro Bennucci

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