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Fiorentina stravince in casa Lech (1-4). Segna anche Ikonè. Semifinale ipotecata. Pagelle

Bonaventura, Ranieri e Cabral alla fine del primo tempo del match in Polonia (foto Violachannel)

POZNAM (POLONIA) – Ha segnato perfino Ikonè, che di solito non trova la porta. E la Fiorentina stravince a Poznam (1-4), contro un Lech volenteroso ma fragile soprattutto in difesa, ipotecando la semifinale di Conference. Il ritorno a Firenze, fra una settimana, il 20 aprile, dovrebbe essere poco più di una formalità. Fiorentina in vantaggio dopo nemmeno 4 minuti con Cabral, dopo il palo colpito da Gonzalez. Poi il momento più critico con il momentaneo pareggio di Velde. Ma è stato un attimo. Proprio Nico raddoppia e prende un colpo al ginocchio che lo costringerà, a inizio ripresa, a uscire. Sostituito da Ikonè, una benedizione: perchè prima favorisce il terzo gol di Bonaventura (rasoiata da oltre venti metri) e poi (udite, udite) va in gol diret,tamente. Con un piatto preciso, direi chirurgico. Cosa rara per Ikonè. Ma assai incoraggiante: si è sbloccato anche lui? Glielo auguro. Complimenti, in ogni caso, a tutta la squadra, che ha saputo riscattare il deludente pareggio interno con lo Spezia. Ma non ci sarà tempo per cullarsi su questo successo. Lunedì arriva l’Atalanta di Gasperini. E la Fiorentina dovrà dare di nuovo il meglio di sè.

CABRAL – Sono circa cinquecento i tifosi viola volati in Polonia per sostenere la Fiorentina. Piove a dirotto. Italiano riserva due sorprese: Ranieri centrale in coppia con Milenkovic e davanti Brekalo, alla sua prima da titolare, preferito a Ikonè. Comincia il Lech con un colpo di testa di Milic che non impensierisce Terracciano. Ripartenza viola e Cabral segna. E’ appena il 4′: tiro velenoso di Gonzalez dal limite che prende il palo, il portiere Bednarek tenta l’intervento, ma Cabral è svelto a buttarla dentro. Evvai Fiorentina!

BREKALO – Il gol annichilisce il Lech. Fiorentina padrona del campo. A metà campo Amrabat e Mandragora non lasciano spazi. Ripartenza polacca all’11: il centravanti Ishak entra in area, finisce in contatto con Milenkovic e cade. Chiede il rigore per presunta spinta del centrale della Fiorentina, ma l’arbitro fa segno, direi giustamente, che non c’è nulla. La Fiorentina riparte e Brekalo, sgusciante e incisivo, colpisce il palo. E’ il secondo, dopo quello di Gonzalez che comunque ha fruttato il gol.

VELDE – La Fiorentina si spenge un po’, sembra quasi assuefatta. E il Lech, che non è una formazione di fulmini di guerra, trova inaspettatamente il pareggio. Difesa viola dormiente e Ishak, di testa in area, fa sponda per Velde che, quasi dal limite lascia partire un destro potentissimo. Terracciano, secondo me, non riesce neanche a vederlo. E’ il 20′ e siamo di nuovo in parità: uno a uno.

GONZALEZ – Fiorentina di nuovo in avanti con Gonzalez (36′) ma il suo tiro con il giro finisce a mezzo metro dal palo destro di Bednarek. Preme la Fiorentina e Nico Gonzalez trova finalmente la porta: cross molto buono di Biraghi, da sinistra, e Nico, che non è un gran colpitore di testa, arriva preciso all’appuntamento col pallone e lo manda alla destra di Bednarek, laddove il portiere non può proprio arrivare. Ed è gol. Fiorentina di nuovo in vantaggio. Il Lech riparte. Viola compatti. Due minuti di recupero. E Cabral potrebbe addirittura chiuderla al 46′ ma non riesce a coordinarsi davanti alla porta e l’occasione, ghiottissima, sfuma.

BONAVENTURA – In avvio di ripresa, Gonzalez avverte dolori al ginocchio, probabilmente per un colpo ricevuto nell’azione del suo gol. E infatti al 6′ Italiano decide di sostituirlo con Ikonè. E proprio Ikonè, al 13′ si fa murare un tiro in area, pallone respinto fuori area dove arriva Bonaventura che s’inventa una rasoiata micidiale che batte Bodnarek per la terza volta. Italiano, a bordo campo, impazzisce. Tutti vanno ad abbracciare Jack, autore davvero di un gran gol.

IKONE’ – Ma passano appena cinque minuti e la Fiorentina fa quaterna. Ed è un gol raro perchè segnato da Ikonè dopo una travolgente azione personale. L’esterno arriva in area e, di piatto, infila un angolo rasoterra che consegna alla Fiorentina, di fatto, il passaggio del turno. Anche se Italiano continua a sbracciarsi e chiede a tutti i viola di non abbassare la guardia e di precipitarsi sulla ripartenza, onestamente poco convinta, del Lech. Ben otto giocatori sono a presidio della tre quarti.

RANIERI – Amministra il risultato, giustamente e saggiamente, la Fiorentina. Viene ammonito Ranieri, protagonista comunque di una buona partita. Direi che è cresciuto molto rispetto alla prima parte della stagione. Quindi il tourbillon dei campi. Entrano Castrovilli, Jovic, Barak e Sottil. Fuori Bonaventura, Cabral, Mandragora e Ranieri. Il finale di partita non offre spunti di cronaca importanti. C’è solo l’emozione finale: con una bella vittoria che spiana la strada della semifinale.

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Bonaventura, Conference League, Fiorentina, Ikonè, Lech Poznam, Nico Gonzalez


Sandro Bennucci

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