Migranti, Mattarella richiama l’Ue: “Le norme sull’accoglienza sono preistoriche. Occorre cambiarle insieme”

VARSAVIA – Nel momento in cui il governo italiano revoca la “protezione speciale” per i migranti, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ammonisce l’Unione Europea: quelle sui migranti sono norme ormai preistoriche. E vanno aggiornate.
In un paese, la Polonia, che ha accolto in un anno oltre due milioni di profughi ucraini, e oltre a ribadire la necessita’ di un approccio europeo comune, Mattarella richiama la Ue a una revisione di tutte quelle norme su migrazioni e asilo che, come il trattato di Dublino, sono vecchie, “della preistoria”.
A Roma, come detto, lo scontro tra maggioranza e opposizioni sulla protezione speciale è alle stelle, ma da Varsavia Mattarella non entra in questa contesa, ha già fatto capire quel che pensa. Per il Presidente l’intera normativa sui flussi e sull’accoglienza va rinnovata perchè quella esistente non poteva tenere conto della guerra in Ucraina, della destabilizzazione del nord-Africa, dei mutamenti climatici.
Non tenere conto di questi fenomeni è impossibile, le regole vanno cambiate. Accanto a lui Duda ricorda che la Bielorussia ha usato i migranti come parte di un “attacco ibrido” e chiede “iniziative più decise in ambito comunitario, vorremmo sentire di più questo sostegno”.
“Nessuno Stato, da solo, puo’ affrontare un problema cosi’ epocale. Ma l’Unione europea può farlo con un’azione coordinata e ben organizzata” ha detto il capo dello Stato, per il quale “questo è un tema che richiama alla responsabilità dell’Unione, e richiama a una nuova politica di immigrazione e di asilo dentro l’Unione, superando vecchie regole che sono ormai della preistoria”.
