Orsa Jj4 catturata nella notte. E trasferita nel centro fauna alpina di Trento. Dov’è rinchiuso anche l’orso M49

TRENTO – L’orsa Jj4, ricercata per la morte del runner 26enne Andrea Papi, è stata catturata nella notte e trasferita al centro di recupero fauna alpina Casteller di Trento. Identificata grazie alle analisi genetiche disposte dalla Procura di Trento, l’esemplare aveva già aggredito due escursionisti nel giugno del 2020, sempre sul monte Peller.
Questa mattina, 18 aprile 2023, alle 10, nel Palazzo della Provincia autonoma, a Trento, il presidente Maurizio Fugatti e l’assessore Giulia Zanotelli faranno il punto sul tema.
Lo scorso 14 aprile, il Tar di Trento ha emanato un decreto di sospensione dell’ordinanza di abbattimento dell’orsa firmata dal presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, lasciando comunque aperta la possibilità di cattura. Ieri la Provincia ha depositato i documenti richiesti dal tribunale, assieme alla richiesta di revoca dell’atto.
Secondo quanto precisato da Fugatti in occasione della pubblicazione del decreto del Tar, l’esemplare, come detto, è stato trasferito nel centro faunistico del Casteller (dove è rinchiuso anche l’orso M49), in attesa della decisione del Tar.
L’Associazione Italiana Difesa Animali ha diffuso un comunicato in cui afferma: “Chiediamo il rispetto per la vita dell’orsa JJ4 e per la sua natura e che la stessa sia subito messa in condizione di essere trasferita in un santuario protetto tra quelli indicati dalla Lav che si trovano all’interno dell’Unione Europea e che la stessa non la si condanni a un lungo periodo di reclusione nel lager di Le Castellet e allo stesso tempo che si continuino le ricerche per verificare se l’orsa ha dei cuccioli che senza la presenza della mamma rischiano di morire”.
AGGIORNAMENTO DELLE 14,00
L’orsa Jj4 è stata catturata in un’area in prossimità della Val Meledrio, sulla destra orografica del torrente Noce, in val di Sole, con una trappola a tubo. Era accompagnata da tre cuccioli al secondo anno di vita e in fase di svezzamento.
Lo ha reso noto, in conferenza stampa, il dirigente del Dipartimento protezione civile, foreste e fauna della Provincia di Trento, Raffaele De Col. “Si è trattato di un lavoro selettivo, di pazienza, complicato dalla presenza di tre cuccioli del peso compreso tra i 35 e 40 chilogrammi. Due cuccioli sono entrati nella trappola assieme alla madre e poi sono stati rilasciati. Si tratta di esemplari ormai autonomi che si sono allontanati immediatamente”, ha spiegato De Col, parlando del momento “ideale per la cattura dell’orsa”. L’area delle operazioni, che non viene resa nota per la sicurezza dei cuccioli, era stata attrezzata con fototrappole e due trappole a tubo, contenenti della frutta.
