Alto Mugello: stato d’emergenza nazionale per 4 comuni. La soddisfazione di Giani
Il Consiglio dei ministri ha inserito nel decreto per l’emergenza alluvioni anche la Toscana, limitatamente ai comuni dell’Alto Mugello. Un atto dovuto, ma estremamente necessario. Firenzuola, Marradi, Palazzuolo sul Senio e Londa hanno subìto danni come nella confinante Emilia Romagna.
Nel comunicato diffuso da Palazzo Chigi si legge: “Per i primi interventi di soccorso alla popolazione, sono stati stanziati 4.000.000 di euro, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali; – la dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi nei giorni dal 15 al 17 maggio 2023 nel territorio dei comuni di Firenzuola, Marradi, Palazzuolo sul Serio e di Londa della città metropolitana di Firenze. Per i primi interventi di soccorso alla popolazione, sono stati stanziati 4.000.000 di euro, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali”.
Soddisfatto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani: “L’inserimento dei comuni dell’Alto Mugello nella dichiarazione di stato di emergenza nazionale è la modalità giusta e legittima per affrontare anche in queste aree le conseguenze provocate dal maltempo”. E ancora: “Esprimo un ringraziamento al ministro Musumeci – ha proseguito – per aver rapidamente provveduto a inserire anche i comuni toscani di Firenzuola, Marradi e Palazzuolo sul Senio in modo da poter ottenere la giusta rapidità di intervento e le risorse necessarie in tutti i territori più duramente colpiti”.
“La situazione toscana – ha puntualizzato Giani – è di grande sofferenza in questi comuni che possiamo definire di Romagna Toscana, ovvero oltre lo spartiacque appenninico – adriatico. In questi territori si possono contare complessivamente circa 180 frane di media grandezza frutto dell’enorme quantità d’acqua che nel territorio pianeggiante della valle, in città come Faenza, Forlì, Cesena, Ravenna e in tanti comuni è ristagnata ma che nei monti ha invece provocato forti smottamenti deviando il corso delle strade, interrompendole, rendendo isolate molte frazioni e piccoli borghi”.
“Bisogna ricordare – ha concluso Giani – che il Lamone è lo stesso fiume quando percorre Marradi e quando allaga Faenza, e che fiumi come il Senio e il Santerno sono gli stessi nei comuni toscani di Palazzuolo e Firenzuola che quando generano esondazioni e alluvione nella valle del Reno. Le risorse nazionali saranno fondamentali per attivare l’azione di ripristino”.