Skip to main content
BOCCACESCA
Admin Ajax.php?action=kernel&p=image&src=%7B%22file%22%3A%22wp Content%2Fuploads%2F2023%2F06%2Fdelitto Giulia Tramontano

Omicidio di Giulia, la madre di Impagnatiello: “Ho partorito un mostro, chiedo perdono. Non lo voglio vedere”

Delitto Giulia Tramontano
Sabrina Paulis, la madre di Alessandro Impagnatiello (Foto da “La vita in diretta”)

ROMA – E’ sconvolta, mentre parla a “La vita in diretta”, Sabrina Paulis, madrea di Alessandro Impagnatiello, reso confesso di aver accoltellato a morte la compagna incinta, Giulia Tramontano.

”Alessandro pagherà ed è imperdonabile. Non lo voglio vedere. Mi rendo conto di aver partorito un mostro. Chiedo scusa alla madre di Giulia e a tutti. Sì, non lo voglio più vedere. Come faccio a vederlo? Non lo so se andrò mai a trovarlo in carcere, la roba gliela porto, ma oggi come oggi io non andrò a trovarlo”.

La donna, ha raccontato, voleva bene a Giulia e stava aspettando la nascita di Thiago. E con Giulia aveva parlato quando la ragazza aveva scoperto che Alessandro da un anno aveva una relazione con una collega dell’Armani Bamboo, che pensava a sua volta di essere la sola. Alessandro aveva una doppia vita, ma per sua madre anche una “doppia personalità.

“È impazzito, è impazzito – ha detto -. Non lo so, lui ha due personalità. Per me ha due personalità. Non so che motivazione dare. C’era “Alessandro che conosciamo noi, cioè la persona bella e poi il mostro che ha tirato fuori l’altra sera. Un mostro di cui purtroppo sono madre. Non oso immaginare i familiari di Giulia. La mamma Loredana è una persona fantastica. Alessandro è un mostro. Io le chiedo perdono da madre, ma non so cosa fare. Io le chiedo perdono di aver fatto un figlio così. Chiedo perdono a tutta la famiglia di aver fatto un figlio così che nessuno sapeva. Ale – ha ripetuto – non era così”.

La donna ha anche raccontato il momento in cui ha realizzato che il figlio era coinvolto nella scomparsa di Giulia, ”quando la Scientifica non lo rilasciava e rilevavano cose nella macchina. Mi sono detta ‘qui c’è qualcosa di strano’ e continuavo a ripetermi ‘speriamo non sia come penso’. Allora l’altro mio figlio mi tranquillizzava e mi diceva ‘non ci credo, Ale è molto sincero”’.

Quindi l’appello: ”Alessandro, ti prego, dì tutta la verità, ormai non puoi scappare da nulla. Hai rovinato tutti quanti, devi dire tutta la verità. Perché l’hai fatto? Non dovevi farlo! Non dovevi farlo, Alessandro, hai rovinato la vita a tutti”.


Gatto

Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741
FirenzepostAMP