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Orsi JJ4 e MJ5: il Consiglio di Stato vieta la pena di morte. “Abbattimento sproporzionato”

L’Orsa Jj4

Niente plotone di esecuzione per gli orsi. Jj4 e Mj5 sono salvi. La pena di morte non è giusta nemmeno per gli animali. Anzi, per loro men che mai. La Terza sezione del Consiglio di Stato ha accolto l’appello cautelare e sospeso i provvedimenti di abbattimento dei due animali, impugnati dalle associazioni animaliste. L’ordinanza sarà trasmessa al Tar per la fissazione dell’udienza di merito.

Secondo i giudici: “Il provvedimento che dispone l’abbattimento dell’animale appare sproporzionato e non coerente con le normative sovrannazionali e nazionali che impongono l’adeguata valutazione di misure intermedie, ferma restando la disposta captivazione a tutela della sicurezza pubblica, va sospeso l’ordine di abbattimento dell’animale”.

Nel provvedimento si legge inoltre che “Il quadro normativo sovranazionale impone che la misura dell’abbattimento rappresenti l’extrema ratio e che possano essere autorizzate deroghe ai divieti di uccisione delle specie protette ‘a condizione che non esista un’altra soluzione valida’ e nei soli limiti derivanti dai vincoli europei e internazionali”.

Blitz degli animalisti la notte scorsa, 15 luglio 2023, davanti alla sede della Provincia di Trento. ‘Fugatti arrenditi’, e’ la scritta comparsa sullo striscione apposto sulla cancellata che circonda il palazzo da Centopercentoanimalisti. La contestazione è arrivata nel giorno della sentenza del Consiglio di Stato che ha rispedito al mittente, cioè alla Provincia di Trento, l’ordinanza di abbattimento dell’orsa Jj4 firmata dal governatore Fugatti a seguito dell’aggressione mortale del runner 26enne Andrea Papi sul monte Peller.

Intanto Aidaa, l’Associazione italiana difesa animali ed ambiente, ha annunciato che lunedì 17 luglio spedirà un nuovo esposto alla procura della Repubblica di Trento per chiedere “indagini approfondite sulle vere cause della morte degli orsi le cui carcasse sono state ritrovate nelle scorse settimane e dei quali ad oggi” non sarebbero state rese note “le cause che hanno portato alla morte dei due plantigradi”.

Gli animalisti sospettano un possibile avvelenamento o un’azione di bracconaggio. Inoltre, sempre lunedì, l’associazione invierà una lettera alla Provincia di Trento sollecitando risposte “in merito alla situazione e allo stato di salute dei cuccioli, figli di JJ4”. La pena di morte, l’abbiamo visto, non è mai la soluzione.


Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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