Ladri a Olmo di Arezzo: figlio dell’ex viola Beatrice lancia appello alle forze dell’ordine

AREZZO – La frazione di Olmo ad Arezzo presa di mira dai ladri ormai da mesi. Tra i residenti nella zona anche Alessandro Beatrice, figlio di Bruno Beatrice, capitano della Fiorentina negli anni ’70 morto prematuramente a 39 anni, che ha fatto denuncia alle forze dell’ordine chiedendo un incontro col prefetto di Arezzo Maddalena De Luca.
Gli assalti nella frazione di Olmo, dove vive con la famiglia, costringono i residenti a vivere in uno stato di costante preoccupazione; l’ultima scorribanda c’è stata nella notte tra venerdì e sabato. “Ormai – si sfoga – non si contano le volte che i ladri ci hanno preso di mira. In questo caso le immagini delle telecamere a circuito chiuso mostrano due persone che girano tranquillamente nella nostra proprietà intorno a mezzanotte in cerca di cose da rubare, rimaste davvero ormai poche”. Non è l’unica casa assalita nella zona di Olmo.
“Il tam tam è stato forte, sono diverse le case che hanno subito la stessa sorte. Siamo stanchi – spiega Alessandro Beatrice -. In passato ci sono stati anche episodi violenti, abbiamo chiesto maggiori controlli, ci siamo dotati di telecamere ma non è cambiato nulla”. Uno stato di tensione perenne che, spiega, “non giova alla salute e allo stato mentale. Più che denaro o oro ci hanno rubato la cosa più preziosa, la serenità, ed è giusto fare qualcosa per ritrovarla”.
Alessandro Beatrice è abituato alle battaglie e ora vuol trovare una soluzione a questo problema di sicurezza. In passato con la madre e la sorella si è battuto contro l’uso di terapie e farmaci tossici nel calcio. Sulla morte del padre, Bruno Beatrice, colpito da una leucemia linfoblastica, la procura di Firenze aprì un’inchiesta nel 2005 sull’ipotesi che la malattia fosse stata causata da una terapia a base di raggi Roengten fatta nel 1976 per curare una pubalgia, metodo in uso alla Fiorentina dell’epoca. L’inchiesta, con le indagini del Nas, ebbe indagati quattro medici e pure l’allenatore Carlo Mazzone per omicidio preterintenzionale ma nel 2009 venne archiviata per prescrizione.
