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Livorno: detenuto morto in cella. Presto si sarebbe dovuto sposare

LIVORNO – Fra un mese si sarebbe dovuto sposare. Invece il detenuto, 56 anni, è stato trovato morto in cella nel carcere delle Sughere, a Livorno. È stato un compagno a dare l’allarme: lo aveva salutato prima di andare a dormire, poi ha provato a chiamarlo. Senza risposta.

Il garante livornese dei detenuti, Marco Solimano, ha commentato: “Conoscevo bene quest’uomo, insieme alla sua educatrice ci siamo impegnati per favorire il percorso che l’avrebbe portato al matrimonio. Nella mattinata, insieme agli operatori della polizia penitenziaria e dell’area trattamentale, abbiamo incontrato i familiari cui abbiamo espresso le più sentite condoglianze. È indispensabile conoscere le ragioni che hanno stroncato la vita di quest’uomo per onore di verità e giustizia. Un senso di pesantezza e tristezza per una morte intervenuta in una sezione detentiva, nello squallore e nella solitudine di una cella. Ma questa mattina, mentre mi avvicinavo a questa cella, ho visto un piccolo fiore adagiato sullo spioncino. Un segno, un piccolo gesto che ci restituisce un po’ di speranza e di pace”.

E’ stata aperta un’inchiesta per chiarire le cause del decesso.



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