Caccia: preapertura in Toscana (2-3 settembre) contestata dal Wwf. Le specie nel mirino
FIRENZE – Attraverso un comunicato, il delegato regionale del Wwf della Toscana, Roberto Marini, contesta la preapertura della caccia, decisa dalla Regione, per il 2 e 3 settembre 2023.
“Anche quest’anno – scrive Marini – in Toscana la caccia partirà in modo anticipato nelle date del 2 e 3 settembre, rispetto alla canonica data della terza domenica del mese, si tratta di una decisione gravissima e assurda, che avrà gravi ripercussioni a carico di specie come tortora, storno, tortora dal collare orientale e piccione e di molte altre, il tutto favorito anche dalla scarsità purtroppo delle forze di vigilanza”.
“Da anni – prosegue Marini – il Wwf si adopera perché la caccia ai primi di settembre sia abolita, dal momento che si tratta di un tipo di caccia dannosissimo sia per le specie ufficialmente oggetto di prelievo che per le altre specie di avifauna. La tarda estate è un momento particolarmente sensibile del ciclo biologico degli uccelli in genere e dei migratori in particolare. Questi animali devono infatti riuscire a concludere la loro preparazione al grande volo migratorio in un periodo in cui la frequente siccità”.
“L’apertura anticipata – conclude la nota del delegato toscano del Wwf – colpirà quest’anno ben 4 specie: tortora, storno, tortora dal collare orientale e piccione, queste ultime due di nuova introduzione nel prelievo anticipato. Con la scusa dei danni all’agricoltura (solo 10.000 euro in un anno in tutta la Regione sono per esempio i danni dichiarati a carico della tortora dal collare) si è voluto infatti ampliare il ventaglio delle specie cacciabili ai primi di settembre”.